Fisco: i nuovi studi di settore

Su 33 studi che rappresentano 154 attività economiche sono comprese anche le software house

La Commissione degli esperti degli studi di settore ha espresso il 16
febbraio scorso il parere su 33 studi che rappresentano 154 attività economiche
tra cui lo studio Tg66u sulle software house. Le novità
principali riguardano la semplificazione degli adempimenti dei contribuenti
(viene prevista, ad esempio, l’applicabilità di tutti gli studi ai soggetti che
esercitano l’attività con più punti di produzione e/o di vendita, consentendo il
superamento degli obblighi di annotazione separata per le
imprese multipunto) e la valutazione in percentuale (e non più numerica) del
lavoro prestato dal personale non dipendente.
Per avere valenza a decorrere
dal periodo di imposta 2004 i nuovi studi dovranno essere approvati con decreto
del ministro dell’Economia e delle finanze e pubblicati in Gazzetta Ufficiale
entro il 31 marzo 2005. Alla revisione degli studi di settore si affianca la
nuova attività di controllo dell’amministrazione finanziaria per l’anno 2005 che
punta gran parte della sua attenzione proprio agli studi di settore e a un uso
massiccio degli accertamenti bancari introdotti dalla finanziaria 2005.

Quasi il 90% dell’attività degli uffici sarà concentrata sul confronto
dei dati presentati dal contribuente
sugli studi di settore e quanto
emerso in sede di verifica, prendendo in considerazione sia i dati contabili
quanto quelli extra contabili. Il controllo documentale delle dichiarazioni
avverrà attraverso l’incrocio con i dati provenienti da diversi soggetti
(assicurazioni, enti previdenziali, banche); tale controllo potrà essere seguito
da una successiva convocazione del soggetto presso gli uffici finanziari.

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