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Firma elettronica, YouSign arriva in Italia

La firma elettronica è destinata ad avere un ruolo fondamentale nella digitalizzazione italiana, in un momento in cui le aziende sono spinte a dematerializzare i propri processi e lavorare da remoto.

E lo stesso vale per tutta l’Europa e per il mondo intero: secondo ReportLinker il mercato globale della firma elettronica, che lo scorso anno valeva già quasi 3 miliardi di dollari, è stimato raggiungere i 14 miliardi di dollari entro il 2026.

Con un milione di documenti digitalizzati entro il 2021 e 15 milioni entro la fine del 2023 in tutta Europa la startup francese YouSign arriva sul mercato italiano.

Fabian Stanciu, Country Manager Italia di YouSign, spiega in una nota che Yousign è una soluzione in cloud studiata per il mercato europeo, che rilascia i propri certificati di firma elettronica in conformità con il regolamento eIDAS, detiene lo statuto di Certification Authority e fa parte dell’esclusiva lista dei Trusted Service Provider (TSP) stilata dall’UE.

Come si firma con YouSign

Per concludere una procedura di firma con Yousign basta caricare il pdf del documento sulla piattaforma, determinare il flusso approvativo e quindi inviare la pratica via app al firmatario; per apporre l’autografo sul documento, basterà cliccare sul link ricevuto, leggere i documenti e firmare inserendo il codice OTP ricevuto via SMS.

A differenza della firma digitale, spiega una nota della società francese, l’uso è immediato e non c’è necessità di installare software o avere uno strumento fisico come smart card o chiavetta USB per firmare.

 

La piattaforma Yousign è disponibile sia tramite App che in API, offre sia una soluzione di firma elettronica semplice, indicata per le pratiche più leggere, sia una soluzione di firma elettronica avanzata, per le transazioni più importanti.

La sicurezza è garantita da un processo di firma certificato grazie all’autenticazione a più fattori (info di contatto, codice OTP, verifica dell’identità), all’integrità garantita (un documento firmato è sigillato e protetto con la crittografia) e un dossier di prova con marcatura temporale (file di prova generato e archiviato automaticamente).

Fondata nel 2013, Yousign ha circa 100 dipententi, 5.000 clienti e firma 2,5 milioni di documenti al mese in tutta Europa. Buona parte del team è composta da italiani, impegnati nel servizio clienti dedicato esclusivamente al mercato italiano.

In una nota Fabian Stanciu dice che YouSign punta a «digitalizzare e dematerializzare tutta la documentazione cosiddetta di routine: preventivi, ordini, contratti, polizze e pre-contratti assicurativi, mandati di brokeraggio, proposte di assunzione, mandati di vendita immobiliare, contratti d’affitto, informative sulla privacy, lettere d’incarico e molto altro. La soluzione è flessibile e si adatta a molti ambiti, dall’assicurazione all’immobiliare, dalle risorse umane al bancario, fino all’attività di PMI, startup, freelance e liberi professionisti».

 

2 COMMENTI

  1. È una firma elettronica e non vale nulla.
    Per avere pieno valore legale bisogna avere un firma digitale o firma elettronica qualificata.

    • La normativa EIDAS prevede una firma elettronica semplice, il cui valore legale è reale anche se debole, che consiste in una firma visiva (come se si firmasse a mano) accoppiata ad un sigillo crittografico. Per i documenti semplici di uso quotidiano questa firma è sufficiente. Anche altri concorrenti europei, come https://www.yumisign.com, offrono questa soluzione.

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