Home Fintech Fintech: i quattro trend che guidano la trasformazione digitale del banking

Fintech: i quattro trend che guidano la trasformazione digitale del banking

L’innovazione nel settore bancario – sottolinea Switcho, startup fintech italiana fondata nel 2019 – passerà sempre più spesso dall’alleanza tra banche e startup, in una logica di “ecosistema” piuttosto che competitiva.

Anzi, sta già accadendo, tanto che – secondo un recente report dell’Osservatorio Fintech ed Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano – ben il 32% delle startup fintech in Europa ha almeno una partnership in corso con un grande gruppo finanziario.

“Open”, quindi, è la parola chiave che accompagna – e accompagnerà – la trasformazione digitale del settore bancario: “Open Innovation”, “Open Banking”, “Open Finance”.

Un’apertura – mette ancora in evidenza Switcho – invocata a gran voce anche dagli utenti finali, che sempre più spesso chiedono di trovare servizi aggiuntivi nelle loro app: il 47%, infatti, vorrebbe trovare nell’applicazione della propria banca servizi per visionare e pagare le bollette utenze, il 38% vorrebbe un’integrazione dello SPID e il 36% servizi per la telefonia mobile.

E poi: servizi per la mobilità o le carte fedeltà (34%), prodotti e servizi assicurativi (27%) e servizi e consigli per gestire le finanze personali, con budget (24%) e investimenti (24%) tra le priorità.

Switcho presenta quindi i quattro trend che stanno guidando la trasformazione digitale del banking, su cui si iniziano a vedere collaborazioni consolidate (e in certi casi addirittura acquisizioni) tra grandi gruppi finanziari e startup.

1. Integrazione di servizi non finanziari

È un modello di “Open Innovation” win-win per gruppi finanziari e startup fintech focalizzate su servizi complementari: i primi si appoggiano alle seconde per creare nuovi servizi ad alto contributo tecnologico nei propri ecosistemi, le seconde usano i primi come canali di acquisizione.

Con un vantaggio che va tutto a favore dell’utente finale, affamato di servizi non finanziari a valore aggiunto (come dimostrato dai dati sopra).

Un esempio di successo, in questo senso, è quello tra Switcho ed alcuni player finanziari sia più tradizionali – come Credem – sia con le neo-bank come Hype.

L’integrazione “nativa” del servizio di comparazione personalizzato su luce e gas di Switcho dentro l’applicazione di Hype, nata come progetto pilota lo scorso marzo 2021, ha portato in poco più di un anno oltre 10.000 utenti Hype a provare il servizio di analisi personalizzata delle bollette di Switcho, per un valore superiore a 1,1 milioni di euro di proposte di risparmio e un tasso di soddisfazione dell’utente di 4.8 su 5.

L’integrazione con Switcho è un caso di successo che dimostra come la cooperazione tra player dell’ecosistema con uno spiccato orientamento all’innovazione può portare vantaggi a tutte le parti coinvolte: banche, startup ma soprattutto il cliente finale” ha commentato Luca Grampioggia, Deputy CEO di Hype.

2. Verso le “superapp”

Il termine superapp è apparso nei report annuali delle banche tra il 2019 e il 2021, secondo il report “Top 10 Trends 2022 in Banking” di Accenture, oltre il 640% di volte in più rispetto al biennio precedente.

Cosa si intende per superapp? Piattaforme o applicazioni che raccolgono in un’unica interfaccia utente servizi finanziari e non finanziari, dai pagamenti al social commerce fino alla gestione di investimenti.

Alcuni esempi: Amazon negli Stati Uniti, che sta estendo le sue capabilities anche ai pagamenti grazie alle partnership con alcune banche; Alipay in Cina, che dai pagamenti è diventata, di fatto, un colosso nel mondo ecommerce; e poi, sempre in Asia, WeChat o Paytm.

Quale sarà il futuro delle banche in questo scenario – continua Accenture – dipenderà dalla capacità di quest’ultime di accettare di cedere quote del mercato delle “transazioni” per guadagnare integrazioni strategiche.

3. SPID e identità digitale nel fintech

L’Identità Digitale si è rapidamente diffusa in Italia grazie allo SPID, e – andando anche oltre quello che è l’attuale perimetro della PSD2 – offre nuove opportunità di integrazione di servizi aggiunti agli operatori finanziari che, previo consenso degli utenti, potranno avere accesso a dati ulteriori rispetto a quelli del solo conto corrente.

Dai pagamenti fino alla user experience degli utenti, l’integrazione tra l’Identità Digitale e i dati finanziari è la chiave di volta per abilitare un ecosistema di servizi omnichannel che vada oltre i puri casi d’uso finanziari.

4. Open Banking abilitatore di servizi di intelligenza artificiale

La direttiva PSD2 ha aperto la strada all’Open Banking, inteso come un ecosistema aperto e digitale che consente, anche senza la presenza di accordi prestabiliti, lo scambio di dati e informazioni, non solo finanziarie, tra gli operatori (bancari, finanziari e non) che ne fanno parte.

L’entrata in vigore della normativa ha portato a un boom in Europa dei provider (+300% secondo CBI) e operazioni di M&A per oltre 2 miliardi. Una rivoluzione che abilita grandi opportunità di R&D per l’industria.

Alcuni esempi? Switcho permette di collegare il proprio conto corrente (o i propri conti correnti)  alla sua app per fornire in forma automatica, grazie a un algoritmo che categorizza e analizza le spese, azioni di risparmio specifiche e personalizzate su voci di spesa come bollette, telefonia mobile o assicurazioni; mentre Faire.ai permette di ottenere credit scoring o finanziamenti grazie all’accesso ai conti correnti.

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