Finanziamenti, nuova linfa del trade

Computer Gross chiude il 2008 in leggera crescita e parla del nuovo ruolo dei distributori in qualità di procacciatori del credito necessario a smuovere il business dei rivenditori frenati dalla crisi

Gennaio 2009

Aumentano le responsabilità finanziarie dei distributori.
«In un momento di crisi come questo, non facciamo solo il nostro tradizionale lavoro di distribuzione, ma dobbiamo pensare a come favorire il reperimento del credito affinché i dealer siano in grado di lavorare serenamente sui propri clienti – spiega Paolo Castellacci, presidente di Computer Gross -. Le aziende del canale sono realtà spesso sottocapitalizzate che non hanno facilmente il cash disponibile per lavorare, ma questo tipo di problema, in un momento estremamente delicato come quello attuale, è comune a molte delle piccole e medie imprese italiane. Proprio per questo motivo abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra divisione, Itf (Information technology finance) composta da nove specialisti, che ha appunto il compito di affiancare e indirizzare il dealer verso la migliore soluzione finanziaria facendo leva sugli accordi con le principali società del settore quali Ibm Global Financing, Ge Capital Solutions, e Microsoft Financing, per citare alcuni esempi».

Il distributore toscano chiuderà il 2008 con una leggera crescita rispetto all’anno precedente, in linea con le attese di inizio anno.
Il fatturato 2008 si attesterà intorno a 560 milioni di euro, incluso il business generato sul mercato spagnolo, che rappresentano davvero un ottimo traguardo visto la pesante contrazione riscontrata sui prezzi dei prodotti.
Tali risultati sono stati raggiunti attraverso importanti investimenti.
«In primo luogo abbiamo investito in una nuova sede, con un magazzino più adeguato e razionale rispetto alle nostre esigenze, ma soprattutto, ci ha premiato la strada intrapresa ormai da diversi anni ovvero quella di focalizzarci, attraverso business unit dedicate, ad aree specifiche di business come per esempio J.Soft per gestire l’offerta software globale oppure legate a vendor specifici, come la divisione dedicata ai prodotti Cisco.
Questa business unit, nel corso degli anni, ci ha consentito di aumentare la nostra e la loro presenza sul canale, diventando veri e propri punti di riferimento anche per operatori non strettamente legati al settore It e che necessitavano di competenze specifiche, da noi offerte, sul networking. Soltanto su questo segmento di mercato, quest’anno abbiamo realizzato circa 60 milioni di euro
».

L’attenzione del distributore nei confronti del canale si esprime anche attraverso la nascita di due aziende partecipate, Collabora e Sintesi.
La prima è costituita da un team di specialisti che mette a disposizione dei rivenditori la propria competenza, flessibilità e rapidità nella formulazione di progetti e soluzioni legate al mondo delle Telecomunicazioni. Sintesi, invece, è costituita da 20 persone che si occupano di erogare servizi a valore esclusivamente per partner di canale su ambienti open, Linux, security e virtualizzazione legati principalmente al mondo storage.

Per il 2009, l’azienda di Empoli ha intenzione di focalizzarsi sul territorio italiano per la componente a valore, attraverso la consueta specializzazione su prodotti e soluzioni che rappresenta il punto di forza delle divisioni di business dedicate ai principali vendor del settore. Nell’ottica di ampliamento dell’offerta un’attenzione particolare è rivolta all’offerta Fujitsu Siemens che era già stata trattata commercialmente attraverso la joint-venture, ora non più attiva, con Snt.
«Il 2009 sarà un anno più difficile del 2008, dove si distingueranno quelle strutture che sul mercato sapranno proporre soluzioni software e servizi di valore» conclude Castellacci.

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