Federcomin: l’e-gov avanza con calma

L’Osseratorio semestrale sulla società dell’informazione indica che le imrpese sempre più spesso si rivolgono online alla Pa

L’e-gov procede, magari non proprio a passo di corsa ma nuovi servizi si
aggiungono a quelli già esistenti. E’ l’opinione dell’Osservatorio semestrale
sulla società dell’informazione di Federcomin. Aggiornati a dicembre 2004, i
dati indicano che assistenza e previdenza sociale avevano trasferito
online il 68%
della loro funzionalità, i documenti erano disponibili al
50%, le denunce alla polizia e i moduli di iscrizione alla scuola media
superiore hanno raggiunto un livello del 30%. Secndo l’indagine “paragonando il livello di interattività dei siti dei
comuni capoluogo di provincia a quello rilevato nel primo semestre del 2004, la
sostanziale stabilità nell’utilizzo di applicazioni di e-government sembra
trovare riscontro (e quindi esserne in parte la conseguenza) nella stabilità
dell’offerta di tali applicazioni. I siti monitorati presentano infatti
un numero limitato di applicazioni addizionali sviluppate e rese disponibili online”
.



Dall’analisi condotta sui Comuni capoluogo di provincia, risulta che l’81% di questi (rispetto al 75% rilevato a giugno 2004) offre la possibilità di scaricare direttamente dal sito i moduli necessari per il pagamento delle tasse e mette a disposizione alcuni servizi che permettono di calcolarne l’ammontare dovuto. La percentuale rimane molto alta al nord, cresce al centro, ma rimane intorno al 50% al sud.
Le imprese. Analizzando il livello di
sofisticazione raggiunto dalla aziende nel rapporto con la Pubblica
amministrazione, l’indagine osserva che la comunicazione a carattere
unidirezionale e puramente informativa riguarda indistintamente tutte le
classi di impresa,
mentre è nei livelli di interazione più evoluti (ovvero dalla comunicazione bidirezionale) che si evidenziano differenze a livello dimensionale, con la grande impresa che mostra maggiore attitudine nella gestione di pratiche interamente online (61%). “Non è trascurabile tuttavia il fatto che quasi il 39% delle imprese di piccole dimensioni completi una pratica pubblica
online: se infatti i rapporti con la Pa interessano nel complesso il 33% di questa classe, all’interno di questo sottoinsieme emerge un buon livello di diffusione di questo tipo di relazioni”



I cittadini. La relazione del cittadino con la Pubblica Amministrazione si consolida nel quarto trimestre del 2004: 10,4 milioni di navigatori hanno visitato nel trimestre uno dei siti della Pa, circa 300 mila in più rispetto al secondo trimestre dell’anno, il 21% in più rispetto a dodici mesi prima. “Con una penetrazione del 52% sul totale della popolazione Internet nel trimestre, l’e-government si conferma comunque come un’esperienza importante per l’internauta italiano”.

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