Febbre iPhone negli States

Evento mediatico, prima ancora che tecnologico. Alle sei di questa sera l’iPhone entra ufficialmente in commercio.

Questa sera alle sei, ora di New York, il lancio ufficiale. L’iPhone di
Apple farà la sua comparsa sugli scaffali degli store americani nell’evento più
mediatico degli ultimi mesi.

Più o meno come accadde
per PlayStation, xBox, Windows Xp, o il Razr di Motorola, l’attenzione è
catalizzata più sulla comunicazione e sulle reazioni degli “ordinary people” che
sulle caratteristiche del prodotto, del quale in effetti molto si è parlato nei
mesi scorsi.


Per questo motivo, tra la nonchalance
con la quale gli uni parlano di “un altro telefono cellulare” e l’enfasi degli
altri che già lo consacrano come la nuova icona del decennio, i riflettori e le
telecamere sono tutte accese su quelle file che da qualche giorno si sono
formate fuori dai negozi, con tanto di numeri d’ordine e aste al miglior
offerente per scalare qualche posizione.


E poi ci sono le analisi di mercato: le previsioni ben oltre l’ottimismo di Apple, qualche preoccupazione attribuita a player come Motorola, gli scenari per il mercato degli accessori.
Con qualcuno che mette le mani
avanti, come Gartner, che raccomanda massima prudenza nel mondo business,
evitando adozioni incontrollate.


Intanto, si legge,
tutti i dipendenti Apple lo avranno gratis. E senza file.

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