Favorire i processi business-to-people con il portale “fai da te”

BroadVision sta tornando alla profittabilità, dopo la riorganizzazione delle attività avviata nel 2003. Presentata una nuova soluzione di commercio elettronico e gestione dei contenuti aziendali in ottica self service, dal nome in codice Kona.

 


 


Il Web come contenitore non solo di informazioni ma anche come utile strumento per effettuare transazioni e collaborare. Questo è il modo in cui BroadVision intende la Rete. La società si è fatta paladina di una filosofia che affonda le sue radici nell’unificazione e razionalizzazione dei front end delle aziende, siano essi riconducibili a infrastrutture Internet, intranet o extranet. Dopo alcuni trimestri incerti, lo scorso anno è maturata la decisione di riorganizzare le attività, una mossa che ha risollevato il bilancio della casa californiana. "Gli ultimi tre anni sono stati duri per tutti gli attori dell’universo It – ha detto a Linea Edp Pehon Chen, presidente, Chairman of the board e Chief executive officer di BroadVision -. La riorganizzazione ci è servita per ritornare alla profittabilità, forti anche di una base installata che conta su oltre mille clienti nel mondo".


BroadVision 7.0 rimane la piattaforma di riferimento dell’omonima società tuttavia, su questa tecnologia, che abbina transazioni, portali e personalizzazione dei contenuti Web, è stato innestato un nuovo progetto, battezzato Kona. La tecnologia in questione si propone di fornire un framework per organizzare i processi Web in ottica self service.

Esigenze complesse


"La soluzione – ha spiegato Chen -, il cui nome non è definitivo, dovrebbe essere rilasciata entro la fine del primo trimestre e si fonda su tre principi. Anzitutto, una foundation comune per una serie di prodotti diversi, in grado di soddisfare tutte le esigenze di gestione dei processi aziendali in ottica Web. Ancora, la personalizzazione, che fa sì che il contenuto di un sito si adatti automaticamente al profilo dell’utente che vi accede. Infine, l’unificazione, ovvero una serie di funzionalità ricche, che permette di ricondurre i diversi siti Web di un’azienda sotto l’ombrello di un unico portale, in grado di rivolgersi a clienti, fornitori e partner, riducendone la complessità di gestione". Se in passato chi utilizzava la Rete lo faceva, principalmente, per ricercare l’accesso alle informazioni e, successivamente, quello alle transazioni online, oggi le esigenze si sono progressivamente evolute e, per l’utenza aziendale, il portale deve essere in grado di fornire anche collaborazione. "Abbiamo progettato una soluzione per l’organizzazione dei processi – ha puntualizzato Chen -. Se la visione tradizionale prevedeva interazioni di tipo computer-to-computer, la nostra filosofia oggi si propone di favorire i processi business-to-people e si rivolge soprattutto alle persone esterne all’organizzazione aziendale. Kona è, di fatto, uno strumento di Business process management che si focalizza sui processi di tipo people-intensive".


Il progetto è stato sviluppato su tecnologie open source e, a detta del manager, tre sono le aree nelle quali i benefici di Kona si faranno sentire con peso maggiore. Anzitutto il B2C, soprattutto nell’arena del supporto al cliente di quelle industrie, come il settore bancario, il retail o le telecomunicazioni, nelle quali il peso degli operatori impiegati nei customer center si fa sentire.

Gli ambiti applicativi


"In questi contesti – ha precisato Andrea Rubei, managing director di BroadVision Italia – il 10 o il 15% circa dei processi può essere svincolato dai lavoratori, nell’ottica della direct online collaboration, contribuendo a ridurre in modo considerevole i costi". Ancora, il B2B, per quanto attiene alla gestione dei rapporti col canale e della catena logistica, in quanto si tratta di procedure caratterizzate da una collaborazione elevata ma ancora poco strutturata, che coinvolge non solo persone interne all’azienda. "In questi casi – ha tenuto a sottolineare Chen – abbiamo notato che i problemi sono piuttosto simili per tutte le categorie di aziende. Si tratta di limitazioni legate, soprattutto, all’organizzazione, perché non tutto il personale all’azienda ha la stessa visibilità sui processi. In questo ambito, Kona diviene una vera e propria applicazione di Enterprise relationship management, nell’ottica della collaborazione sul lato della domanda". In Italia la società è direttamente presente dal 1999 e "vanta una cinquantina di referenze distribuite tra gli universi della finanza, delle telecomunicazioni, del manufacturing e delle utilità, con nomi del calibro di Bpm, San Paolo/Imi, Telecom Italia, Vodafone, Banca Intesa e Fiat", ha concluso Rubei. A questi mercati la società si rivolge con offerte tagliate "su misura" per i grossi clienti, grazie all’aiuto di system integrator come Etnoteam, Eds e Accenture o partner tecnologici quali Reply, Txt, Epiclink e Hp.

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