Fastweb – Il valore per le Pa di diventare parte di un sistema articolato

Rispetto a qualche anno fa, «la Pa centrale si sta effettivamente muovendo verso nuove tecnologie Ict – ci conferma Massimo Mancini responsabile vendite per la Pa centrale di Fastweb -. Un impulso che nasce anche dalla recente assegnazione di alcuni im …

Rispetto a qualche anno fa, «la Pa centrale si sta effettivamente muovendo verso nuove tecnologie Ict – ci conferma Massimo Mancini responsabile vendite per la Pa centrale di Fastweb -. Un impulso che nasce anche dalla recente assegnazione di alcuni importanti appalti emanati da organismi dello Stato, come il Cnipa e il Consip, che hanno delega in merito. Le commesse, che hanno visto come contenuti sia le Tlc che l’It, vedono le Pubbliche amministrazioni centrali muoversi in un’ottica di richiesta di incremento banda, che per alcune Pa, nostre clienti è del 1.000% senza aggravio di costi, rispetto al passato e di nuove tecnologie di convergenza come dati, audio e video. Per cui, per quanto ci riguarda, siamo fortemente impegnati per consentire alla Pa di investire in innovazione tutte le risorse economiche che si vengono a liberare dalle nuove condizioni economiche che abbiamo praticato nelle nuove gare. Per fare un esempio, in quella multifornitore del Sistema Pubblico di Connettività, per la parte che ci siamo aggiudicati, i risparmi, a parità di perimetro, per le Pa sono stati calcolati dal Cnipa nell’ordine del 45%, per cui hanno potuto investire le risorse economiche liberate in servizi innovativi».


In questo contesto, secondo il manager, il Governo Prodi ha trovato una situazione già avviata, ma ha anche dato un maggior impulso soprattutto per quanto riguarda l’adozione delle convenzioni, rendendole obbligatorie alle Pa centrali con un recente decreto, e impedendo di fatto che alcune procedessero per vie autonome. «Anche il ministro Luigi Nicolais – prosegue Mancini – sta dando forte enfasi all’adozione del Spc, cercando di far capire alle istituzioni pubbliche il valore di diventare parte di un sistema articolato, che consente a tutti di adottare le stesse soluzioni e di rendere più semplici le comunicazioni tra Pa, per rendere più agevoli i servizi ai cittadini. Oggi, per la parte Spc siamo già in fase di delivery con tante Pa centrali e abbiamo l’obiettivo di terminare tutte le fasi di rilascio dei servizi entro il prossimo novembre».


Secondo il manager, Consip e Cnipa si stanno, muovendo più di prima per spingere le Pa ad aderire a queste convenzioni di sistema, «per cui si sta costruendo un clima organizzativo nella Pa che è quello di far convergere le responsabilità tecniche che riguardano la fonia, la sicurezza e la trasmissione dati in un’unica responsabilità, cosa che fino a ieri non era semplice. Nel corso degli ultimi anni, anche in funzione dei nuovi appalti, abbiamo quadruplicato le risorse sia commerciali che tecniche per seguire la Pa e ci siamo organizzati per far fronte a una modalità di proposizione che non è tipica degli altri mercati, per cui siamo diventati specialisti di accordi quadro».

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