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Fare Industria 4.0 con un datacenter

Qualsiasi azione di trasformazione digitale, al centro di Industria 4.0, non può prescindere da un datacenter efficiente e dinamico. Per organizzare la produzione attraverso l’interconnessione delle macchine e l’analisi dei Big Data è necessario avere a disposizione una rete performante e robusta, affidabile e sicura, che garantisca continuità operativa e servizi in qualsiasi contesto e condizione.

La velocità nell’Industria 4.0 è un requisito fondamentale per la maggior parte dei progetti IoT, in cui la capacità di elaborazione deve essere concentrata in luoghi molto vicini alle fonti dei dati, distribuite da un punto di vista geografico, e anche il tempo di latenza è un tema cruciale che deve essere risolto con soluzioni specifiche.

Serve essere sempre connessi con gli altri siti della filiera, per cui saranno necessari banda, elettricità a basso costo e sistemi di raffreddamento efficaci per monitorare le temperature dei server.

I fornitori di Tlc e gli operatori dei datacenter devono rispondere in modo efficace alla continua crescita del traffico di rete e di calcolo, sarà quindi necessario realizzare infrastrutture robuste e sicure che possano aumentare la velocità di risposta e migliorare l’efficienza e la gestione.

Ce lo ha spiegato Antonio Carnassale, Country Manager di Vertiv in Italia, società che forrnisce servizi alle infrastrutture critiche e offre soluzioni di condizionamento e UPS che garantiscono continuità operativa dei dispositivi.

Garantire la continuità con gli Ups

Nella realizzazione di infrastrutture di alimentazione affidabili, la presenza di Ups è un prerequisito indispensabile per ottenere la massima tutela e conservazione del carico. I sistemi Ups forniscono energia pulita per carichi elettronici, come le reti di computer e server, per sistemi di gestione degli edifici e sistemi di sicurezza. L’UPS protegge principalmente contro le interruzioni di alimentazione elettrica, le quali potrebbero creare una perdita di informazioni, di produttività e di profitto per le aziende.

L’efficienza energetica di un UPS considera il rapporto tra la potenza attiva in entrata all’UPS e la potenza attiva in uscita dallo stesso verso il carico. È evidente che la riduzione del consumo di potenza dell’UPS ha un ruolo fondamentale contro lo spreco di energia, ottimizzando il risparmio dei costi complessivi della bolletta energetica e contribuendo attivamente alla riduzione delle emissioni di CO2, quindi garantendo un minor impatto ambientale.

L’alimentazione è solo un aspetto che riguarda l’efficienza energetica. È fondamentale tenere in considerazione anche l’infrastruttura elettrica e di raffreddamento, la quale, nei data center di vecchia generazione, richiede un enorme dispendio di energia superando talvolta il 50% dell’energia assorbita dai dispositivi IT. Fortunatamente anche la tecnologia di condizionamento o rimozione del calore è oggi entrata in una nuova era ed è capace di affrontare al meglio alcune delle sfide più significative della gestione di un data center, tra le quali il consolidamento, il consumo energetico e la proliferazione di dispositivi e server.

Molti datacenter di nuova generazione sono dotati di unità di condizionamento di tipo  perimetrale, mentre altri di dimensioni inferiori usano la tecnologia infrarack, ossia le unità di condizionamento vengono inserite tra i rack che ospitano i dispositivi IT.

Queste unità hanno la funzione di garantire la circolazione dell’aria, la filtrazione, il mantenimento del giusto livello di temperatura ed umidità ottimali per il funzionamento sicuro delle apparecchiature IT, controllate con sistemi evoluti.

Analogamente ad altri sistemi infrastrutturali di datacenter, l’unità di condizionamento è divenuta più flessibile e performante. In precedenza, la tecnologia doveva funzionare alla massima capacità, a prescindere dai fabbisogni di carico effettivi: quando i carichi erano bassi, le unità di condizionamento venivano spente, per essere poi riaccese quando i carichi aumentavano.

Oggi, invece, i moderni dispositivi sono in grado di adattarsi e di offrire un’elevata efficienza anche a carico ridotto, adeguando dinamicamente la potenza delle unità alle condizioni della sala, interagendo e anticipando eventuali cambiamenti per garantire un livello costante di raffreddamento, ottimizzando nel contempo i consumi energetici.

La progettazione dei data center, quindi, sta diventando sempre più intelligente ed integrata e anche le unità di raffreddamento si evolvono per garantire livelli crescenti di continuità di servizio, efficienza energetica e ottimizzazione dei costi. Inoltre, il continuo aumento dei prezzi dell’elettricità e dei consumi nelle infrastrutture IT ha determinato un controllo sempre più attento dei costi energetici, che in Italia sono decisamente sopra la media europea.

Per potenziare l’analisi dei dati, le organizzazioni hanno iniziato la migrazione della potenza di calcolo lontano dal core del data center, per implementarla sull’edge di rete, con il processo dell’edge computing, che avvicina le prestazioni e l’infrastruttura IT e di rete al punto in cui avvengono le interazioni digitali, garantendo così una migliore connettività operativa e consentendo l’accesso a contenuti ad alta intensità di dati.

Nel settore manifatturiero, la crescita dell’IoT sta cambiando le regole del gioco per i requisiti IT. I sistemi informatici oggi sono già complessi e questa complessità è destinata ad aumentare. Una nuova generazione di dispositivi “smart” è in arrivo e questo sposterà le innovazioni tecnologiche dai data center centralizzati più vicino ai sistemi di produzione, rappresentati tradizionalmente dall’edge di rete per l’IT. Questi dispositivi comprendono soluzioni wireless, lettori RFID e tag.

Non solo ci sarà una maggiore potenza di calcolo disponibile sull’edge, ma saranno generati anche molti più dati. Con il proliferare di questi dispositivi, la quantità di informazioni che attraversa le reti necessiterà di una gestione attenta per mantenere tempi di risposta rapidi. Gartner prevede che entro il 2020 ci saranno oltre 26 miliardi di dispositivi interconnessi con 215 trilioni di connessioni stabili e 63 milioni di nuove connessioni al secondo. L’enorme quantità di dati generati spingerà quindi le organizzazioni a spostare la potenza di calcolo dal data center core all’edge

Piccoli datacenter sull’edge di rete

I micro datacenter posizionati sull’edge di rete saranno sempre più cruciali, ma realizzare e attrezzare le strutture abbastanza rapidamente in modo da far fronte alle crescenti richieste di dati è diventato problematico. Per questo Vertiv ha realizzato SmartCabinet, un sistema completamente integrato che combina tutte le esigenze di un micro data center in una singola unità, eliminando la necessità di costruire sale computer complesse e permettendo allo stesso tempo di migliorare l’implementazione del sistema. Queste dotazioni sono indispensabili per le piccole e media aziende con limitazioni di spazio, ma anche per le aziende interessate ad aggiornare rapidamente le sale server e i nodi locali per poter sostenere la crescente domanda di elaborazione dati finalizzata alla fornitura di contenuti, come il mobile computing e l’IoT.

L’azienda produttiva intelligente sarà costituita da professionisti specializzati, da macchine connesse e apparecchi caratterizzati da elevati livelli di automazione, che opereranno anche su sistemi cloud, per consentire un’elaborazione dei big data più rapida ed efficace. Oggi, infatti, la percentuale di dati  raccolti che viene realmente utilizzata dalle aziende è bassissima ed è importante utilizzare strumenti di analytics per ottenere vantaggi dal machine learning, cioè dalle macchine in grado di migliorare la loro resa imparando proprio dalle informazioni raccolte e analizzate.

Queste innovazioni garantiranno l’incremento dell’efficienza, della flessibilità e della redditività, proiettando le imprese nella trasformazione digitale, per esser sempre più in grado di abbracciare le nuove tecnologie e tenere il passo con questa rivoluzione. Il miglioramento delle performance e controlli in tempo reale delle attività permetteranno una riduzione delle spese e dei rischi, soprattutto a livello di sicurezza, grazie a monitoraggi costanti e manutenzione predittiva.

Sarà importante quindi, per l’Italia, non solo progredire nell’innovazione dell’Industria 4.0, ma anche rafforzare le basi di partenza, quali rete, infrastruttura e banda larga, per consentire una connessione senza interruzioni in ogni area del Paese, per avere davvero aziende iperconnesse e operative in modo efficiente.

 

 

 

 

 

 

 

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