Far comunicare le persone, non i pc

«Gli imprenditori dispongono di un enorme potenziale che devono poter sfruttare. La generazione nativa di Internet non va bloccata, anzi. L’apertura in modo controllato e sicuro a questa comunità rende disponibile una marcia in più per il business». Co …

«Gli imprenditori dispongono di un enorme potenziale che devono poter sfruttare. La generazione nativa di Internet non va bloccata, anzi. L’apertura in modo controllato e sicuro a questa comunità rende disponibile una marcia in più per il business».

Così si è espresso Stefano Venturi durante un recente evento organizzato da Cisco (di cui è amministratore delegato) per i propri clienti, sul tema dell’Enterprise 2.0. «Chiudersi rappresenta, spesso, la prima reazione al fenomeno del social networking – ha continuato -, ma la diversa gestione dell’informazione costituisce un patrimonio che non deve essere sprecato. La nostra generazione (quella over 30, ndr) era abituata a dare la caccia ai dati, a documentarsi. Ora, invece, la notizia arriva in modalità push e i giovani ci surfano sopra, senza approfondire più di tanto. Il paradigma sta cambiando: meno si cerca, più si trova». Un meccanismo che, però, porterà azionisti e titolari d’impresa a chiedere sempre di più a fornitori di tecnologia e It manager per rispondere alla sfida della collaboration per introdurre nuovi modelli strategici. «Quello del Cio è un mestiere difficile – ha annotato Giorgio Pignataro, director di Cisco Italy – e, parafrasando Darwin, non sopravvive la specie più forte ma quella che sa adattarsi meglio ai cambiamenti culturali in azienda e a far convivere le diverse generazioni».

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