Facebook trema sotto il peso della privacy

Visti gli ultimi dati di un’indagine Sophos e l’aumento di spam registrato da Kaspersky Lab, Mark Zuckerberg e soci devono nuovamente ricorrere ai ripari.

Gli spammer hanno imparato a sfruttare le piattaforme Internet per i propri fini. Prova ne è l’ultima rilevazione sull’evoluzione del fenomeno dell’invio di messaggi indesiderati che, nei primi tre mesi di quest’anno ha registrato un forte aumento del numero di attacchi di phishing sui siti di social networking, Facebook in primis. E se i dati resi noti da Kaspersky Lab non sono proprio incoraggianti, quelli provenienti dal sondaggio di Sophos lo sono ancor meno.

A quanto pare, infatti, il 60% degli utenti iscritti potrebbe abbandonare il social network inventato da Mark Zuckerberg  a causa delle insufficienti garanzie fornite a tutela dei propri dati personali. Lungi dal lasciarsi placare dal nuovo aggiornamento delle impostazioni sulla privacy promesso a breve, il 16% dei 1.588 utenti interpellati dal fornitore di soluzioni per la sicurezza informatica, ha dichiarato di aver già abbandonato Facebook.

E anche se un esodo di massa appare alquanto improbabile allo stesso management di Sophos, è altrettanto vero che oltre il 75% del campione coinvolto starebbe seriamente valutando di cancellare la propria identità dal social network per eccellenza. Più che una critica, un’esplicita richiesta rivolta a Zuckerberg e soci a eliminare del tutto le difficoltà che ancora si incontrano nell’impostare le opzioni che prevedono di sapere con esattezza chi avrà accesso a immagini e dati pubblicati nel proprio profilo.

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