Facciamo colloquiare i sistemi gestionali

E’ l’obiettivo del consorzio Mercury (tutto made in Italy) che ha già messo d’accordo diverse software house italiane per costruire un tavolo di lavoro comune

Il sogno di molti clienti: trasferire documenti amministrativi che siano “leggibili” senza fallo da chi li deve ricevere. Si è messo in testa di facilitare questa operazione il consorzio Mercury (nome scelto ricordando Mercurio, un semplice parallelismo tra il postino degli dei e il postino dei documenti) che per dovere di cronaca ha già fatto un ottimo lavoro mettendo d’accordo (cosa non poi così semplice) realtà come Infocamere, Zucchetti, Microarea, Passepartout, Sistemi, Str, Il Sole 24 Ore, Dylog, Wolters Kluwer (a cui fanno capo Ipsoa, Osra, Artel, Oa Sistemi, Pragma).

Patrocina il tutto Assosoftware e dirige il tavolo dei lavori un ex-Microsoft, Francesco Orrù, che ha recentemente aperto un’agenzia di scouting e consulting a Monza. Il servizio Mercury intende costituire un hub di servizi su Web, per rendere interoperabili i sistemi gestionali delle aziende che hanno interscambi commerciali, senza richiedere che una di esse installi nuovi software per rendere informazioni e documenti compatibili col gestionale delle controparti.

“Vorremmo arrivare a offrire un servizio simile a quello interbancario – spiega Orrù di Ekletix – dove le informazioni vengono trasferite senza intoppi di standard. Ciò significa affrontare lo sforzo di coalizzarsi per costruire un comune backbone, definire i processi da gestire nell’interoperabilità, accordarsi sui formati e sugli standard per la sicurezza, l’affidabilità, la continuità del servizio…”.

L’operazione non appare semplice per chi fino a oggi più che uno standard ha intrapreso la strada della diversificazione. Vero è che il settore deve per forza maturare e questo potrebbe essere una buon esercizio di stile.

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