Ex lege

Rigida la Commissione europea con gli operatori di telefonia mobile e con Microsoft. Tempo scaduto:ora parla la legge.

Dopo averlo promesso, l’ha fatto. La Commissione europea
ha varato nella giornata di ieri il regolamento che punta a risolvere l’annosa
questione del roaming.
Fissati dei tetti tariffari, fissate delle medie,
stabiliti tempi e metodi.
Manca l’approvazione del Parlamento e del
consiglio.
Dopo di che 12 mesi di tempo per adeguarsi.
Il che significa
hanno già calcolato gli esperti – che in qualche caso si arriverà a
un risparmio anche del 70% rispetto alle tariffe attuali.
Protestano gli
operatori.
Non c’era bisogno di un provvedimento così drastico (e così
punitivo ndr). A un adeguamento delle tariffe ci stavamo arrivando da
soli, semplicemente seguendo la logica della concorrenza e del libero
mercato.
Sorda la Commissione.
Dovevate pensarci prima.

Stesso
luogo, Bruxelles. Simile scena. La Commissione decide per l’ammenda a Microsoft.

1,5 milioni di euro al giorno, per ora.
E dal 31 luglio se ancora la
situazione non sarà sanata si arriva a 3.
Protesta Microsoft e annuncia
ricorso.
Le regole non erano chiare, è la tesi difensiva.
Respinta al
mittente.
Dal marzo 2004 c’era tutto il tempo per chiarirle.
Bisognava
pensarci prima.

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