Evasione fiscale: nel 2011 recuperati 12,7 miliardi di euro

Per l’Agenzia delle Entrate, il merito di questi rsultati va agli accertamenti sintetici e ai controlli sui crediti Iva. Mentre l’incremento del 31% del numero dei Pin attivi lascia intendere che i vantaggi del Fisco online cominciano a farsi sentire.

Ammontano a 12,7 i miliardi (+15,5%) incassati nel 2011 dal Fisco che, con oltre 9,5 milioni di cittadini assistiti presso i propri uffici (+7%) e circa 2,1 milioni di Pin attivi per i servizi online (+31%), ha riportato un sostanzioso miglioramento anche nell’ambito della tax compliance in materia di Iva, con un gap passato dal 31,6% del 2008 al 27,7% del 2010.

Quello cui si è assistito nel biennio 2009-2010 sarebbe, dunque, “un sensibile recupero” dell’adempimento spontaneo in materia di Iva, che avvicina un po’ di più il nostro Paese alla media europea del tax gap compresa tra il 14 e il 15%.

Ma la strada da fare è ancora molta, anche considerato che la prevenzione e il contrasto all’evasione fin qui attuati hanno permesso di segnare un +15,5% nel recupero dell’evasione fiscale rispetto a due anni fa, quando i miliardi in cassa erano stati “solo” 11.

Il merito dei risultati riportati a fine 2011 (per il cui report completo in formato Pdf dovete cliccare qui) andrebbe tutto alla strategia messa in campo dall’Agenzia delle Entrate, con controlli sempre più mirati e analisi del rischio di evasione approfondite per una diminuzione (-1,2%) del numero di accertamenti (passati dai quasi 706mila del 2010 ai circa 697mila del 2011) a fronte, però, di un’imposta accertata cresciuta del 9,3%, superando la quota di 30,4 miliardi contro i 27,8 registrati nel 2010.

Inoltre, con 8,2 miliardi di euro (erano 6,6 nel 2010) di versamenti diretti, le somme incassate dall’attività di accertamento e liquidazione delle dichiarazioni risulterebbero aumentate del 24,2% rispetto all’anno precedente interessando trasversalmente tutte le tipologie di contribuenti, che vanno dalle grandi realtà alle imprese di piccole dimensioni fino ai lavoratori autonomi e le persone fisiche.

In particolare, nel 2011, sono stati eseguiti circa 36.400 accertamenti con determinazione sintetica del reddito (+20%), per una maggiore imposta accertata pari a 586 milioni di euro.

Di questo tipo di accertamenti, oltre 13mila sono stati definiti con adesione o acquiescenza.

In aggiunta all’accresciuto numero di indagini finanziarie condotte (poco meno di 11mila nel 2011 a fronte delle 9.371 del 2010), anche l’attività degli Uffici antifrode è andata intensificandosi intercettando frodi complesse per 782 milioni di Iva e 4,4 miliardi di euro di maggiori imponibili, mentre le segnalazioni dell’Ucifi hanno portato alla luce oltre 7,8 miliardi di euro tra attività estere e trasferimenti non dichiarati.

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