Eurosystem – Serve un cambio culturale

Ennio Noventa, presidente

Per l’anno 2000 molti vendor di Erp hanno adattato i propri prodotti nell’attesa di prendere, con più calma, decisioni sui cambiamenti. Ma poi per molti, questi cambiamenti non sono avvenuti, e oggi, dopo quasi un decennio, sul mercato si ritrovano gli stessi Erp rimaneggiati a quel tempo. L’approccio, allora, era corretto, perché a innovare si poteva pensare con calma in seguito. Dopo le bolle speculative, ad esempio, si è avuto un periodo di relativa tranquillità, che sarebbe stato il momento propizio per incominciare a rivedere molti progetti, cosa che però pochi hanno fatto. Si arriva così agli ultimi tempi, con le cose ulteriormente peggiorate.

La ragione strutturale di questo comportamento è, purtroppo, tipicamente culturale, almeno per il mercato del Nord Italia, dove l’inclinazione informatica intesa come leva strategica per supportare l’innovazione in azienda è limitata. È ancora vista come un costo, un fardello, in definitiva come una necessità, perché diversamente non si possono fare fatture, non si può dialogare con la banca via telematica e via dicendo. Varrebbe la pena andare a vedere come e quante medio-piccole aziende dotate di un sistema informativo e di una produzione utilizzano un Mrp (Material resource planning) affinché dia loro le informazioni utili. Il tema culturale, che parte dal management, purtroppo viene sostenuto dall’organizzazione che si appoggia sul responsabile dei sistemi informativi, che, pur con le debite eccezioni, è un’altra figura che pensa a tutto fuorché all’innovazione. E questo perché dovrebbe cambiare lui per primo, crescere, correre dei rischi, sostenere nuovi progetti. Chi glielo fa fare?

È chiaro che non sono tutti così. Infatti, uno dei progetti più innovativi degli ultimi 12 mesi l’abbiamo realizzato con un imprenditore prossimo agli 80 anni che, dopo aver lavorato tutta la vita nel settore del legno in un’azienda di famiglia ha reinvestito i soldi in una società in crisi di idee che fa macchinari per la lavorazione della ghiaia. Come prima cosa ha deciso di cambiare il sistema informativo, considerato il cuore attorno al quale gira l’azienda. Ha spento un As/400 e ha scelto un sistema aperto: nel giro di sei mesi abbiamo fatto partire il nostro Erp, con un approccio legato al Business process management.

Pensare di cambiare il sistema di Erp in funzione senza partire dall’analisi dei processi vuol dire buttare via i soldi, perché si ha uno strumento che non porta innovazione all’interno dell’azienda.

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