Esprinet pensa a nuove acquisizioni

Nel mirino ci sono strutture che possono integrarsi velocemente con il resto dell’azienda

Italia e Spagna rimangono nel mirino di Esprinet. Il distributore ha in
programma altre acquisizioni per il triennio 2006-2008. Alcune trattative sono
in corso ma non sembra siano in arrivo novità a breve. Di sicuro, ha osservato
l’amministratore delegato Alessandro Cattani, “spenderemo quanto guadagneremo” nel senso che per finanziare le acquisizioni (per un volume d’affari complessivo di circa un miliardo di euro) non sono previsti aumenti di capitale o l’alterazione della struttura finanziaria della società che rimane fedele a quella “frugalità” più volte citata da Cattani
e che caratterizza, se possibile in modo più marcato, la spagnola Memory Set
acquistata di recente.


Telefoni cellulari, digital technology, videogiochi e flat panel
tv

sono le “key area” sulle quali intende concentrarsi Esprinet che per i prossimi anni prevede un remix delle vendite verso clienti a migliore marginalità.
La società quotata
al Mtax di Borsa Italiana, dove ha dato grandi soddisfazioni ai suoi azionisti,
si è presentata di fronte agli investitori istituzionali forte dei risultati del
primo trimestre di quest’anno che si è chiuso con un fatturato consolidato pari
a circa 585 milioni di euro, in crescita del +14% rispetto all’analogo periodo
del 2005. L’Ebit del trimestre è salito a circa 23 milioni di euro,
corrispondenti al 4% dei ricavi. I debiti finanziari netti al 31 marzo 2006 sono
pari a circa 53 milioni di euro e risultano sostanzialmente stabili rispetto ai
56,7 milioni di euro del 31 dicembre 2005.


Risultati eccellenti che Esprinet
, però, ammette di non poter mantenere per i prossimi mesi. La società prevede infatti “per l’intero 2006 un tasso di crescita dei ricavi consolidati inferiore rispetto a quello rilevato nel primo trimestre non ritenendo sostenibili per le attività italiane le attuali favorevoli condizioni del mercato e scontando altresì la debole stagionalità del primo trimestre 2005.
Per quanto attiene alla Spagna si ipotizza un rallentamento dei ricavi attribuibile alla riduzione delle vendite a bassa marginalità ed elevato assorbimento di circolante effettuate nell’esercizio precedente su alcuni segmenti di prodotto nell’ambito del retail”
.



Per quanto riguarda il piano
triennale
la società si attende per l’esercizio in corso ricavi
consolidati compresi tra 2,245 e 2,285 miliardi di euro (+6% rispetto ai ricavi
pro-forma 2005 che riflettono gli effetti dell’acquisizione del gruppo Memory
Set), con un Ebit di 81-84 milioni di euro (3,6% dei ricavi). Gli utili netti
sono attesi in crescita nel range 42-44 milioni di euro, pari all’1,9% dei
ricavi stimati.




Nel 2008, invece, i ricavi
consolidati

sono previsti all’interno dell’intervallo 2,520-2,580 miliardi di euro, l’Ebit tra 96 e 100 milioni di euro (Cagr ’06-08: +9%) e l’utile netto dovrebbe essere compreso nel range 53-55 milioni di euro (Cagr ’06-08: +12%).
La crescita dovrebbe riguardare anche
Comprel e Monclic. Per la prima, attiva nella distribuzione di componenti
microelettronici, è prevista una crescita significativa, sia organica che
tramite eventuali acquisizioni di operatori locali. Monclick, specializzata
nella vendita via Internet al consumatore finale di prodotti di elettronica di
consumo ed elettrodomestici, dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con una
perdita in forte riduzione e raggiungere il break-even già nel corso del 2007.

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