Errori in bilancio, il Fisco consente di riparare

I chiarimenti delle Entrate e gli effetti sul reddito di impresa. Da precisare che possono essere corretti soltanto gli errori riferibili a periodi d’imposta ancora oggetto di attività di accertamento al momento della presentazione della dichiarazione integrativa.

Con la Circolare n. 31/E,  l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul trattamento fiscale,
ai fini Ires e Irap
,
da applicare, nell’ipotesi in cui, nel rispetto dell’indicazione dei corretti principi contabili, i contribuenti procedano alla correzione di errori di imputazione dei
componenti di reddito
.

In particolare, il contribuente che non ha contabilizzato un componente negativo
nel corretto esercizio
di
competenza e in un periodo d’imposta successivo,
in
bilancio, ha corretto l’errore contabile,
può – dopo aver sterilizzato la correzione
ai fini fiscali – presentare, se
è ancora nei termini, la
dichiarazione integrativa per correggere l’annualità in cui vi è stata l’omessa
imputazione
. Se, invece, l’annualità oggetto di errore non è più emendabile, dovrà “ricostruire” in
via autonoma tutte le annualità d’imposta interessate dall’errore, facendo confluiregli effetti di tale ricostruzione nella dichiarazione integrativa ancora presentabile.
Possono essere corretti soltanto gli errori riferibili
a periodi d’imposta ancora oggetto di attività di accertamento al momento
della presentazione della dichiarazione integrativa
.

Nel caso in
cui il contribuente rilevi in bilancio la correzione di errori relativi all’applicazione
del principio di competenza per la determinazione del reddito d’impresa, sviste dalle quali,
in
particolare, derivi l’omessa imputazione di elementi positivi, cioè di ricavi tassabili,
la
chance da percorrere per rimediare all’errore è rappresentata dalla dichiarazione
integrativa a sfavore
, naturalmente da presentare entro i termini per l’accertamento. In pratica, il contribuente deve versare quanto dovuto avvalendosi di
sanzioni ridotte, secondo le misure e le modalità previste per il ravvedimento operoso. A patto che la
violazione in oggetto non sia stata già constatata e non siano stati avviati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività che rientrino nell’ambito dell’accertamento. Fatto ciò,
potrà anullare, ai fini fiscali, il componente positivo rilevato in bilancio per correggere
l’errore contabile in un anno diverso da quello di corretta competenza.

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