Ericsson vara una nuova business unit per licenziare le tecnologie

Si chiama Ericsson Mobile Platforms e ha come obiettivo la cessione in licenza delle tecnologie chiave per la telefonia, anche quella di terza generazione, alle aziende che ne facciano richiesta

La mossa non è molto diversa da quella annunciata da Motorola solo poche settimane fa. Anche Ericsson ha infatti reso nota la propria intenzione offrire in licenza la propria tecnologia per i telefonini, in una mossa che, secondo gli analisti, richia di trasformare il mercato della telefonia di terza generazione in una commodity prima ancora che abbia avuto l’effettiva possibilità di decollare.

Perplessità a parte, va detto che Ericsson fin dall’inizio di quest’anno ha cominciato a cedere in licenza le proprie tecnologie a un numero ristretto di aziende selezionate. La differenza, ora, sta nell’approccio. La società avrebbe infatti deciso di dare vita a una divisione dedicata, che dovrebbe chiamarsi Ericsson Mobile Platforms, il cui obiettivo è quello di cedere in licenza la sua tecnologia praticamente a chiunque ne faccia richiesta, inclusa la tecnologia radio dei telefoni di terza generazione, che non è effettivamente disponibile con la stessa facilità da nessun’altra parte.

Se gli analisti alzano il sopracciglio, sottolineando come la mossa di Ericsson e quella di Motorola di fatto elimino le barriere di ingresso, appare evidente che le due aziende stiano scegliendo un orientamento che non è poi dissimile da quanto accadde sul mercato dei pc nei primi anni ’90, quando i produttori iniziarono a competere più sulle strategie distributive che sulle tecnologie. E del resto, non è forse vero che almeno nel mercato pc, le tecnologie siano saldamente in mano a pochi grandi protagonisti, che le cedono in licenza a che ne fa richiesta?

Nei suoi obiettivi Ericsson è chiara: vuole diventare la “Intel della telefonia mobile” e la nuova business unit è un perfetto lasciapassare. Del resto, avrebbe già ricevuto richieste non solo da altri produttori legati al mondo della telefonia mobile, ma anche da produttori di computer palmari quali Compaq o Hp.

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