Ericsson: silenzio sui licenziamenti e abbandono dei telefoni

Bocche cucite in Ericsson di fronte alle ipotesi circolate in questi giorni a proposito di una possibile definitiva uscita dal mercato dei telefoni cellulari. La decisione, se confermata, potrebbe avvenire entro quest’anno e mettere in pericolo un enor …

Bocche cucite in Ericsson di fronte alle ipotesi circolate in questi
giorni a proposito di una possibile definitiva uscita dal mercato dei
telefoni cellulari. La decisione, se confermata, potrebbe avvenire
entro quest’anno e mettere in pericolo un enorme numero di
dipendenti: fino a 30mila persone. Secondo il Financial Times,
venerdì prossimo Ericsson sarà pronta a rivelare, insieme ai
risultati finanziari del primo trimestre, i dettagli di un piano di
dismissioni riguardante altre 6mila persone nel mondo. Una cifra che
va ad aggiungersi ad altri annunci dello stesso tenore, per 8 mila e
800 tagli. Se le ultime voci troveranno conferma, i licenziamenti
previsti per il 2001 sarebbero quasi 15mila, pari al 15% dei posti
attualmente in libro paga. Alcuni osservatori sostengono tuttavia che
nemmeno una misura così grave basterebbe a concretizzare gli
obiettivi di quasi 2 miliardi di dollari di risparmio. L’ipotesi dei
trentamila licenziamenti e della completa rinuncia al business del
telefonino è stata fatta da Dagens Industri, il quotidiano economico
svedese. In base alle ultime stime, Ericsson potrebbe registrare una
perdita trimestrale compresa tra i 390 e i 485 milioni di dollari, la
prima degli ultimi nove anni.

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