Equilibrio e completezza nella suite per Linux che Ibm dedica alle Pmi

La versione Small Business Suite di Big Blue per il sistema operativo open source tiene fede ai propositi, offrendo un modo economico e veloce per addentrarsi nell’e-business. It Labs ne ha testato le funzioni.

Con la Small Business Suite per Linux, Ibm intende offrire una soluzione "tutto in uno" per le piccole e medie imprese che intendono affacciarsi all’e-business ma che non hanno le risorse necessarie per effettuare cospicui investimenti in hardware e software. La scelta di Linux come sistema operativo per il lato server permette l’utilizzo di macchine di fascia "bassa" basate su tecnologia x86, determinando una notevole riduzione dei costi.


Dal punto di vista commerciale, la soluzione di Big Blue si presenta nella classica forma della "scatola software" che contiene un manuale introduttivo ai prodotti, in cui vengono spiegate l’installazione e la configurazione, 6 Cd-Rom contenenti le applicazioni, più tutti i documenti inerenti le licenze.

Prodotti per il lato server


Pe quanto riguarda il software server side, è presente innanzitutto Ibm WebSphere Application Server Standard Edition, un Web e application server che supporta pienamente Java Servlet, pagine Jsp, Xml, Xsl, connettività verso i database tramite Jdbc per Db2, Oracle e Microsoft Sql. Oltre a ciò, vi sono Ibm Db2 Universal Database Workgroup Edition, il database relazionale di Big Blue, e Domino Application server, la soluzione Lotus che permette la collaborazione tra vari utenti offrendo la gestione della posta anche tramite broswer, funzioni di calendario, pianificazione e newsgroup.


Infine, è offerto Ibm Suite Installer, l’ottimo strumento per la gestione dell’installazione dei vari prodotti sia sul server che sui vari client.


Vista la quantità dei prodotti e la loro complessità, la macchina deputata al lato server deve comunque essere caratterizzata da una discreta potenza, montando almeno 256 Mb di Ram e un processore Pentium III da almeno 400 MHz; si tratta, in ogni modo, di caratteristiche oramai comuni anche per i pc desktop. In particolare, per questa prova è stato utilizzato un server con processore Pentium III a 933 MHz, coadiuvato da 1.024 Mb di Ram e da 40 Gb di dischi Scsi in configurazione Raid 5. Un tale equipaggiamento ha permesso di non incappare in alcun problema di performance.


Prodotti per client Windows


Ecco l’elenco delle funzionalità offerte ai client. Innanzitutto sono presenti WebSphere Studio Entry Edition, che consente la creazione di applicazioni Web sia statiche che dinamiche e Ibm Db2 Administration client e Runtime client, per l’amministrazione e la connessione al database. Lotus SmartSuite Millennium, invece, è la suite di prodotti per l’ufficio in dotazione, contenete il word processor WordPro, il foglio di calcolo 1-2-3, il gestore di appuntamenti Organizer, Freelance Graphics per grafica e presentazioni Web based. Da puntualizzare il fatto che, mentre per i client la localizzazione dei prodotti è presente anche in italiano, per il lato server l’unica lingua supportata è l’inglese. Un server, comunque, dovrebbe essere sempre installato senza localizzazione, onde evitare eventuali problemi nell’installazione e configurazione di software. Anche la scelta della distribuzione di Linux da installare, nel caso di prodotti di questa complessità, risulta cruciale; per evitare problemi di configurazione conviene attenersi scrupolosamente alle distribuzioni supportate; per la suite testata, si tratta di RedHat 6.2, Caldera OpenLinux eDesktop 2.4, TurboLinux Server 6.0, SuSe 6.4. Inoltre, bisogna installare il pacchetto pksh, che contiene la Public domain korn shell richiesta per l’utilizzo di Db2.


Il test


Sia l’installazione che la configurazione dei prodotti della suite, spiegate chiaramente nel manuale in dotazione, sono risultate molto semplici. Il processo avviene sostanzialmente in due fasi: la prima consiste nell’installazione del server di staging, dal quale poi i vari prodotti verranno installati sulle altre macchine. Questa operazione è effettuata tramite Ibm Suite Installer, che mette a disposizione una comoda interfaccia grafica dalla quale si controlla l’intero processo di installazione su tutte le macchine. La seconda fase della procedura consiste nella configurazione dei nuovi servizi, e anche in questo caso la manualistica è di supporto, informando, per esempio, sui possibili conflitti che potrebbero sorgere sulla porta 80 nel caso fosse presente un altro Web Server.


La configurazione del Web Server può avvenire nella maniera classica, editando il file di configurazione httpd.conf, oppure tramite una comoda interfaccia Web che presenta i dati in maniera ordinata e si preoccupa di evitare che banali errori di ortografia possano produrre effetti indesiderati. Naturalmente, anche la configurazione di Domino avviene tramite interfaccia Web.


Anche dal lato client non si sono verificati problemi: su una macchina dotata di sistema operativo Windows 2000, l’installazione è stata molto veloce e la disponibilità della suite Lotus per il lavoro d’ufficio, degli strumenti per il Web Publishing, del database e degli strumenti di workgroup è stata praticamente immediata, consentendo di cominciare a lavorare e a pubblicare sul Web dal primo istante.


In sintesi, la scelta dei prodotti presenti in Ibm Small Business Suite per Linux risulta essere equilibrata e completa, e permette di far fronte a tutte le esigenze operative dell’e-business. Inoltre, i tool di configurazione Web based sono sicuramente graditi a quegli amministratori di sistema che non si sentono a proprio agio con le linee di comando proprie dei sistemi Unix, come Linux.


Con tale prodotto, Ibm sembra dunque aver centrato il proprio obiettivo: fornire un sistema per l’e-business completo e dal costo contenuto.

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