ePrivacy: l’Ue cerca le regole con gli operatori

Avviata dalla Commissione una consultazione con gli operatori sulle regole pratiche per la notifica delle violazioni dei dati personali: circostanze, procedure e formati.

La Commissione europea invita gli operatori delle telecomunicazioni, i fornitori di servizi internet, gli Stati membri, le autorità nazionali responsabili della protezione dei dati, le organizzazioni di tutela dei consumatori e altre parti interessate a esprimersi sulla necessità di introdurre regole pratiche supplementari per garantire che le violazioni dei dati personali siano notificate in modo coerente in tutta l’Unione.

La direttiva ePrivacy rivista, entrata in vigore il 25 maggio 2011 nel quadro di un pacchetto di nuove regolamentazioni europee nel settore delle telecomunicazioni, stabilisce che gli operatori e i fornitori di servizi internet, nel caso di violazione dei dati personali in loro possesso, sono tenuti a informare tempestivamente le autorità nazionali e i propri clienti.

La Commissione  intende raccogliere impressioni basate sulle pratiche esistenti e sulle prime esperienze legate all’applicazione delle nuove norme e potrebbe successivamente proporre regole pratiche per chiarire in quali casi le violazioni devono essere notificate, quali sono le procedure da seguire e quali i formati da utilizzare.

Si può contribuire alla consultazione qui
entro il 9 settembre 2011.

Scopo della consultazione è raccogliere opinioni su elementi specifici.
Le circostanze, ossia in che modo le organizzazioni si conformano, o intendono conformarsi, al nuovo obbligo derivante dalle norme in materia di telecomunicazioni; i tipi di violazioni che farebbero scattare l’obbligo di informare l’abbonato o la persona interessata ed esempi delle misure di tutela che possono rendere i dati inintelligibili.
Le procedure: il termine per la notifica, le modalità di notifica e la procedura da applicare ai singoli casi.
I formati: il contenuto della notifica all’autorità nazionale e alla persona interessata, i formati standard esistenti e la possibilità di introdurre un formato europeo standard.

La Commissione intende anche raccogliere informazioni in merito alle violazioni transfrontaliere e al rispetto di altri obblighi europei relativi alle violazioni di sicurezza.

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