Endpoint, la falla aziendale

Sette aziende su dieci non proteggono i dati sui dispositivi mobili.

Novell ha presentato i risultati della ricerca Threat Assessment, che mostra come molte aziende oggi risultino essere vulnerabili rispetto a minacce alla sicurezza che invece potrebbero essere evitabili. La ricerca è stata realizzata allo scopo di aiutare i dipartimenti It a valutare meglio e rendere più sicuri i dispositivi endpoint: desktop, portatili, smartphone, lettori Mp3 e drive esterni.

I risultati della ricerca sono stati generati sulla base delle risposte a Novell Threat Assessment Tool, un test online per valutare le practice di sicurezza degli endpoint, le procedure e i rischi.

Il 71% delle aziende ha affermato di non criptare i dati sui computer portatili e il 73% sui dispositivi di storage removibili; il 72% degli intervistati ha affermato che non viene effettuato nessun controllo sui dati che vengono copiati su dispositivi di storage removibili. Il 78% non effettua report di quali dati passino a dispositivi esterni di storage.

Il 90% degli intervistati ha affermato di accedere a reti wireless aperte e non sicure quando si connette da remoto e il 76% delle aziende ha dichiarato di non essere in grado di assicurare l’integrità e il rispetto delle compliance per i dispositivi endpoint nel momento in cui questi escono dal perimetro aziendale.
Inoltre un intervistato su due non è in grado di prevenire l’accesso di traffico peer-to-peer alla propria rete aziendale.

Sulla base di questi risultati Novell ha identificato tre best practice per la sicurezza degli endpoint: le aziende dovrebbero riunire tutte le soluzioni di sicurezza in una singola console di gestione; poi gli amministratori It dovrebbero rendere sicuri gli endpoint mobili e proteggere i dati con soluzioni in grado di controllare gli strumenti removibili e i dispositivi di storage abilitati al Wi-Fi; infine, vanno usate tecnologie di controllo dell’accesso al network.

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