Emc accelera nella corsa allo storage

Il produttore dei Symmetrix ha lanciato il sistema Connectrix EnterpriseStorage Network, che consente di connettere dispositivi Emc a vari serve rNt e Unix distribuiti, fino a raggiungere 64 porte switch Fibre Channel.

Lo storage centralizzato è uno dei argomenti tecnologici più caldi del
periodo. L’avvento dell’electronic business, infatti, sta sempre più
condizionando la sopravvivenza delle aziende alla capacità di reperire
velocemente le informazioni critiche su clienti, concorrenti, fornitori o
operazioni interne, indipendemente dal punto fisico in cui il dato si
trova. Più disperse sono queste informazioni più difficile è l’accesso
.
Ema he deciso di intervenire in questo contesto, offrendo una nuova serie
di prodotti e servizi destinati a configurare una storage area network
(San) su rete Fibre Channel integrata. Al centro delle novità, troviamo il
sistema Connectrix Enterprise Storage Network (Esn), che offre la
connettività fra i dispositivi di storage di Emc e una varietà di server
Unix e Nt distribuiti, a velocità di almeno 100 Mb per secondo su
infrastruttura Fibre Channel dedicata, bypassando in tal modo le
tradizionali connessioni di rete o Scsi.
I sistemi supportano disk drive da 18 o 36 Gb, raggiungendo una capacità
totale, su singolo sistema, di 9,3 terabyte, che sono l’equivalente di 2,25
miliardi di pagine di testo. Il supporto arriva a un massimo di 64 porte
switch Fibre Channel. Utilizzando come base i prodotti Symmetrix 3000 si
possono già mixare sistemi operativi come Unix, Windows Nt, Os/400 e Pc
Lan, mentre con i modelli 5000 è possibile salire fino ai mainframe.
L’offerta include uno switch che consente connessioni virtualmente
illimitate fra server e dispositivi di storage e vario software per
semplificare il più possibile l’implementazione e la gestione di Esn. Sar
à
così possibile amministrare i sistemi da una singola locazione, attraverso
visualizzazioni di alto livello di sistemi Connectrix multipli.
Altre novità completano la proposta di Emc. é stato migliorato, ad esemp
io,
il software embedded che supporta le funzioni di network storage, come lo
switching e la migrazione dalle connessioni Scsi a quelle Fibre Channel. Il
software di condivisione InfoMover, inoltre, permette ora a Windows Nt di
cooperare con mainframe e grandi sistemi host Unix., di fatto aprendo
maggiormente le porte dei dati enterprise per il sistema operativo di
Microsoft.
L’upgrade consente a Emc di operare uno scatto in avanti nella corsa al
consolidamento dei dati e dei sistemi informativi aziendali di questo
periodo, in un mercato, come quello dello storage, che si stima possa
raggiungere un giro d’affari di oltre 50 miliardi di dollari nel 2002.
Certo, la soluzione del costruttore americano non appare particolarmente
economica, visto che si tratta di dispositivi che possono costare anche 6
milioni di dollari, e sembra risentire di un approccio ancora un po’ troppo
proprietario. Queste potrebbero essere le principali argomentazioni di una
concorrenza sempre più agguerrita, che comprende, oltre alla "tradizionale
"
ibm, anche nomi come Compaq, Hp, StorageTek, Sun e, dopo le ultime mosse,
anche Dell. L’alto costo di considamento dei sistemi eterogenei rappresenta
ancora un fattore di freno sul mercato e molti utenti sembrano voler
aspettare l’emergere di uno standard, del quale si sta occupando la Storage
Networking Industry Association, peraltro non senza difficoltà e con un
lavoro destinato a produrre risultati concreti non prima di un paio d’anni.
Non a caso, proprio Emc ha di recente dato vita alla Fibre Alliance, un
gruppo che comprende aziende come Legato e Gazdoox e che si propone di
creare proprie specifiche per la gestione di dispositivi di storage.
Per supportare al meglio la propria proposta, Emc ha introdotto anche gli
Enterprise Storage Network Professional Service, un insieme di servizi che
intendono aiutare gli utenti a navigare fra i processi di pianificazione,des
ign e implementazione.

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