Elettronica: l’Italia cresce più dell’Europa

Il 2006 si chiude con una crescita dei semiconduttori superiore al 6%. Forte il peso della distribuzione che soffre il calo del pc.

La microelettronica italiana viaggia a livelli superiori al resto d’Europa
anche se nel 2007 sarà difficile tenere questo passo. I dati Anie (Associazione
nazionale componenti elettronici) e Assodel (Associazione nazionale fornitori
elettronica) indicano una crescita dei semiconduttori attivi italiani del 6,%
contro l’1,6% europeo e l’8,9% mondiale.



Il fatturato è stato di 1.348
milioni
di euro di cui 484 derivanti dal canale Oem diretto e 863 dalla
distribuzione. Un dato che conferma la struttura industriale italiana fatta di
piccole e medie imprese che si riforniscono soprattutto dai distributori visto
che non hanno la forza di trattare con i vendor.




Il dato relativo alla distribuzione
avrebbe potuto però essere se migliore se non ci fosse stato l’impatto negativo
dei pc. Senza il crollo dei chip per personal computer (scesi nell’ultimo
trimestre del 28,9% con punte oltre il 40% nei precedenti quarter) la
distribuzione avrebbe realizzato infatti una crescita del 15%. Il 58% dei
semiconduttori è stato utilizzato dal settore industriale, il 17%
dall’automotive, il dalle Tlc (il dato prosegue la sua discesa) e il 6% dal
consumer.

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