Elettronica di consumo: miniera per chi?

Un Paese affascinato dall’elettronica di consumo, secondo le ultime analisi di Cuzari. Ma è davvero un bene?

Di fronte a una platea formata da molti esponenti del mondo Ict, Maurizio
Cuzari, amministratore delegato di Sirmi, ha disegnato il ritratto di un paese
nel quale l’elettronica di consumo è la nuova miniera d’oro.
Un’opinione
confermata da Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet che, se da
una parte rappresenta una buona notizia per molte aziende diventa tragica se
allarghiamo la visuale all’intero paese.
Perché il rovescio della medaglia è
che mentre le famiglie spendono nell’elettronica di consumo le aziende sono al
palo. Concentrate sul taglio dei costi non ritengono sia il caso, o non hanno
soldi da spendere nell’Ict.
Il mercato delle aziende, dove la sola Telecom
rappresenta una fetta importantissima, si riduce portando con sé anche tutti i
discorsi che si sono sempre fatti sull’Ict come leva strategica per ridare
competitività alle imprese.
Vendere console per videogiochi è un’ottima cosa
ma probabilmente per l’intero paese è molto meglio che salgano le vendite di
server.
Sarà solo un caso che all’incontro organizzato da Sirmi era
presente, nella inedita veste di uditore, un solo rappresentante di
Assolombarda?

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