Efficienza energetica e fonti rinnovabili in aree urbane

Il ministero dell’Ambiente stanzia circa 16 milioni di euro per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica, con particolare riguardo agli interventi mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti, e all’utilizzo di fonti rinnovabili in aree urbane

 








BENEFICIARI


Imprese associate, anche in forma temporanea (Ati/Ats), con sede sull’intero territorio nazionale e con la partecipazione di enti pubblici di ricerca.


In via facoltativa, sono ammesse anche associazioni di categoria, agenzie energetiche locali, Esco, agenzie, enti o istituti attivi in materia ambientale, enti pubblici



ATTIVITÀ AGEVOLABILI


Studi e progetti di ricerca finalizzati ad interventi nei seguenti settori:



  • incremento dell’efficienza energetica negli usi finali, con particolare riguardo agli interventi mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane;

  • produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.



SPESE AMMISSIBILI



  • Spese per ricercatori ed esperti in materia per la definizione del progetto e per l’analisi dello stato dell’arte



  • Fornitura di software, hardware e strumentazioni su misura



  • Competenze tecnico-scientifiche per lo sviluppo della ricerca



  • Competenze per la valutazione dell’impatto potenziale, in termini energetici, ambientali e di incremento della qualità dell’ambiente urbano



  • Realizzazione di casi di studio o di prototipi, compresi i sistemi di monitoraggio per la valutazione delle prestazioni



  • Campagne di diffusione dei risultati, compresa la pubblicazione di linee guida per la realizzazione degli interventi studiati in aree urbane



AGEVOLAZIONE


Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili



PROCEDURA


Le domande possono essere presentate fino al 21 marzo 2009




SCHEDA DI VALUTAZIONE


DIFFICOLTÀ


La modulistica non presenta particolari difficoltà tecniche di compilazione



TEMPI


Le graduatorie saranno pubblicate entro 4 mesi a partire dalla scadenza del bando



COSTI


Eventuali costi per la consulenza di esperti in finanza agevolata



PROBABILITÀ


Si presume che le risorse stanziate consentiranno il finanziamento di un numero limitato di progetti



IN DETTAGLIO


NORMATIVA


– Avviso (Gu 21.12.2009, n. 150, serie V)


– Legge 24.12.2007, n. 244, art. 2, comma 322 (Legge Finanziaria 2008)



MODULISTICA E INFORMAZIONI


www.minambiente.it





A pochi giorni dalla conclusione della Conferenza sul clima di Copenhagen, con gli ormai noti deludenti risultati raggiunti in tema di riconversione energetica e riduzione delle emissioni, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare pubblica un bando per il finanziamento di progetti nazionali di ricerca, finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane. Ovviamente una pura coincidenza di tempi, da leggere, comunque, come un segnale positivo, seppur limitato, dello sforzo di contrasto ai cambiamenti climatici a livello locale, in controtendenza con il debole accordo globale raggiunto.


Il bando, diffuso con avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale serie V n. 150 del 21 dicembre 2009, ricalca per molti versi quello già proposto un anno fa sulle medesime tematiche. Per il secondo anno consecutivo, le risorse derivano dal Fondo per la promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, attraverso il controllo e la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, nonché per la promozione della produzione di energia elettrica da solare termico, istituito con legge Finanziaria 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244) a decorrere dall’anno 2008.


Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 16,9 milioni di euro, di cui 8 milioni destinati a soggetti che hanno già inoltrato la propria istanza di partecipazione al precedente bando 2008 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 23 dicembre 2008, n. 299), per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili in aree urbane ed il cui progetto è risultato ammissibile, e i restanti 8,9 milioni di euro a progetti di altre imprese associate, come meglio specificato nel seguito.


Dunque una doppia opportunità per le imprese che investono in ricerca nel settore delle energie rinnovabili, che finanzia sia progetti presentati ex novo, sia progetti risultati ammissibili al precedente bando, anche se, in questo secondo caso, i termini per ripresentare domanda sono scaduti pochi giorni dopo la data di pubblicazione in Gu dell’avviso.



Beneficiari


Destinatarie delle agevolazioni sono imprese associate, anche in forma temporanea (Ati/Ats), con sede sull’intero territorio nazionale. L’associazione deve comprendere obbligatoriamente enti pubblici di ricerca (v. box sotto), con una quota di partecipazione al progetto non inferiore al 20% del costo totale del progetto.



Definizione di “organismo di ricerca


Soggetto senza scopo di lucro, quale un’università o un istituto di ricerca, indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere attività di ricerca di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati, mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie; tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell’insegnamento; le imprese in grado di esercitare un’influenza su simile ente, ad esempio in qualità di azionisti o membri, non godono di alcun accesso preferenziale alle capacità di ricerca dell’ente medesimo né ai risultati prodotti.



In via facoltativa, possono far parte dell’associazione anche agenzie energetiche locali, Esco (Energy Service Company), associazioni di categoria, agenzie, enti o istituti preposti alla comunicazione, informazione e formazione in materia ambientale, nonché enti pubblici.


L’associazione proponente è tenuta a nominare un responsabile del progetto, unico interlocutore con il Ministero per tutte le questioni inerenti il bando.


Come già accennato, sono ammessi al bando anche i progetti presentati da soggetti che hanno già inoltrato la propria istanza di partecipazione al precedente bando per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili in aree urbane ed il cui progetto è risultato ammissibile, secondo la graduatoria approvata con decreto del Ministero dell’Ambiente dello scorso 24 novembre 2009.



Attività agevolabili


Le attività agevolabili devono prevedere la realizzazione di studi e progetti di ricerca finalizzati ad interventi nei seguenti settori:



  • a) incremento dell’efficienza energetica negli usi finali, con particolare riguardo agli interventi mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane;

  • b) produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.


Gli studi e i progetti possono riguardare anche solo lo studio e lo sviluppo delle componenti degli impianti, purché tali componenti siano significative ai fini della caratterizzazione degli interventi di cui ai punti a) e b).


I progetti devono essere caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità di un rapido trasferimento dei risultati all’industria per l’attuazione degli interventi stessi.


Di regola, il progetto di ricerca dovrà avere una durata prevista compresa tra 12 e 24 mesi, salvo qualora sia prevista la realizzazione di prototipi, la sperimentazione relativa alle prestazioni degli stessi e la validazione dei risultati, nel qual caso la durata potrà essere prolungata fino a 36 mesi.



Spese ammissibili


Risultano ammissibili ai finanziamenti le seguenti voci di spesa sostenute successivamente alla data di pubblicazione del bando (vale a dire dopo il 21 dicembre 2009):



  • spese per ricercatori ed esperti in materia per la definizione del progetto e per l’analisi dello stato dell’arte;



  • fornitura di software, hardware e strumentazioni su misura, esclusivamente se necessari all’ottenimento dei risultati;



  • competenze tecnico-scientifiche per lo sviluppo della ricerca e per la definizione e messa a punto degli interventi oggetto del progetto;



  • competenze per la valutazione dell’impatto potenziale, in termini energetici, ambientali e di incremento della qualità dell’ambiente urbano, degli interventi proposti;



  • realizzazione di casi di studio o di prototipi, compresi i sistemi di monitoraggio per la valutazione delle prestazioni;



  • campagne di diffusione dei risultati, compresa la pubblicazione di linee guida per la realizzazione degli interventi studiati in aree urbane.


Il Ministero non ha fissato tetti di spesa ammissibili, se non la percentuale minima di spesa relativa al progetto a carico dell’organismo di ricerca, pari al 20% dell’investimento totale.



Agevolazione


I contributi sono erogati a fondo perduto e coprono fin al 50% dei costi ammissibili, siano essi relativi alla ricerca industriale e/o allo sviluppo sperimentale, nel rispetto del Reg. (Ce) 800/2008 (regolamento di esenzione per categoria) e del Reg. (Ce) 1998/2006 relativo agli aiuti de minimis, applicando altresì la Comunicazione Ce, pubblicata sulla Guue 22 gennaio 2009, n. C16, che, per far fronte alla situazione di crisi finanziaria internazionale, innalza, in via temporanea, il tetto degli aiuti non soggetti a notifica fino all’importo di 500.000 euro per impresa, nell’arco di 3 esercizi consecutivi, dal 1° gennaio 2008 fino al 31 dicembre 2010.


Il contributo assegnato ad ogni singolo progetto non potrà quindi superare i 500.000 euro complessivi, tenendo conto del plafond de minimis eventualmente già utilizzato nell’arco temporale indicato.


La soglia del 50% è determinata ai sensi della legge 311/04, art. 1, comma 248, che così recita: “Al fine di incentivare lo sviluppo delle energie prodotte da fonti rinnovabili, con particolare attenzione alle potenzialità di produzione dell’idrogeno da fonti di energia solare, eolica, idraulica o geotermica è istituito, per l’anno 2005, nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo per la promozione delle risorse rinnovabili con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro. Il Fondo è finalizzato al cofinanziamento di studi e ricerche nel campo ambientale e delle fonti di energia rinnovabile destinate all’utilizzo per i mezzi di locomozione e per migliorare la qualità ambientale all’interno dei centri urbani. Sono ammessi al finanziamento gli studi e le ricerche che presentino una partecipazione al finanziamento non inferiore alla metà del costo totale del singolo progetto di ricerca da parte di università, laboratori scientifici, enti o strutture di ricerca ovvero imprese per il successivo diretto utilizzo industriale e commerciale dei risultati di tale attività di ricerca e progettuale.”


Qualora, ai fini della realizzazione del progetto, sia prevista la collaborazione tra una grande impresa e un organismo di ricerca, la percentuale massima di contributo si riduce al 40% dei costi ammissibili.


Da segnalare che il bando qui analizzato, a differenza della maggioranza dei bandi pubblici, introduce un criterio di premialità legato proprio alla percentuale di contributo richiesta in sede di domanda, rispetto al massimale fissato al 50%. In altri termini, se i soggetti richiedenti attuano un comportamento virtuoso nella realizzazione del progetto, riducendo la quota di finanziamento pubblico a carico dello Stato, potranno di conseguenza vedersi attribuire un maggior punteggio in sede di valutazione del progetto, con maggiori chance di ottenimento del contributo.




Procedura



Presentazione delle domande. Le istanze, relative a progetti presentati ex novo, dovranno pervenire mediante raccomandata con avviso di ricevimento entro il 21 marzo 2010 a



Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare


ex Direzione per la salvaguardia ambientale, Divisione IX, Energie rinnovabili


via Cristoforo Colombo, 44


00147 – Roma



Sul plico raccomandato occorre indicare il nome del soggetto proponente e il titolo del progetto proposto, oltre alla dicitura “Bando per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati ad interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane”.


Alle domande dovrà essere allegata la seguente documentazione, secondo il formato riportato nell’allegato 1.1. parte B del bando:



  • definizione del progetto di ricerca (v. tavola sotto);

  • preventivo di spesa dettagliato del progetto, con indicazione dei costi relativi allo sviluppo sperimentale, alla ricerca industriale e alla ricerca fondamentale;

  • impegno di spesa formale firmato da tutti i soggetti richiedenti;

  • dichiarazione in cui devono essere indicate le sedi operative di tutti gli enti coinvolti;

  • dichiarazione di presenza, all’interno del consorzio di soggetti appartenenti a aree svantaggiate, secondo quanto indicato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013;

  • lettera d’intenti di costituzione di Ati/Ats, sottoscritta dai legali rappresentanti di ciascun soggetto coinvolto.


La documentazione elencata dovrà essere inviata sia in formato cartaceo, sia su supporto informatico, quale CD-rom o DVD.




























































Formato per la presentazione del progetto di ricerca



Definizione del progetto di ricerca



Lunghezza testo max (spazi esclusi)



Note



1. Obiettivi e finalità della ricerca



2000



Specificare se nello studio sarà realizzato un prototipo



2. Rilievo ed originalità della ricerca nell’ambito degli obiettivi e degli impegni nazionali ed internazionali di riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, penetrazione dell’efficienza energetica negli usi finali e/o di aumento della quota di energia primaria prodotta da fonti rinnovabili



2000





3. Impatto potenziale della ricerca a medio lungo termine anche in termini di potenziale di mercato



3000



Ricadute in termini di riduzione di emissioni climalteranti ed inquinanti



4. Definizione del gruppo di lavoro, delle mansioni, delle potenzialità e competenze di ciascun soggetto per il raggiungimento degli obiettivi del progetto e motivazione della scelta del responsabile tecnico del progetto



3000



In allegato, inserire un CV dettagliato del responsabile del progetto a supporto della motivazione della scelta e un CV sintetico per ciascuno degli enti coinvolti, attestante l’esperienza acquisita nel settore di competenza



5. Modalità di gestione del progetto



1500



È richiesta una sintetica descrizione delle modalità di interazione tra diversi soggetti e con responsabile del progetto per l’efficace organizzazione del lavoro



6. Articolazione dettagliata delle fasi della ricerca, ivi comprese le fasi di valutazione e divulgazione dei risultati



8000





7. Durata del progetto (secondo quanto stabilito nell’articolo 5) e cronoprogramma dettagliato



1500





8. Descrizione dettagliata delle modalità di implementazione industriale e/o commerciale dei risultati della ricerca



3000





9. Preventivo dettagliato dei costi del progetto e percentuale di contributo richiesta al Ministero, secondo quanto stabilito da bando, ed eventuali altre fonti di finanziamento, controfirmato da un soggetto delegato a tale funzione per ciascuno dei soggetti partecipanti, secondo le regole in uso presso l’ente di appartenenza





È richiesto il dettaglio dei costi secondo le fasi definite al punto 6 della presente tabella, contenente, tra l’altro, il costo orario delle figure professionali coinvolte per ciascuno dei soggetti facenti parte del consorzio




Valutazione delle domande. Le domande saranno valutate dalla medesima Commissione di esperti istituita con decreto del 17 giugno 2009, in occasione dell’istruttoria delle domande presentate per il precedente bando 2008. Questo fatto dovrebbe consentire una maggior celerità della fase valutativa e, quindi, si auspica, tempi più brevi, nella pubblicazione della graduatorie.


Come per il bando precedente, infatti, si prevede che l’individuazione dei progetti finanziabili avvenga entro 4 mesi (120 giorni) a partire dalla scadenza del bando, e dunque entro la fine del mese di luglio 2010. A titolo di informazione di natura puramente statistica, si segnala che le graduatorie del bando precedente sono state approvate con 2 mesi di ritardo rispetto alla data prevista (Dd 24 novembre 2009 prot. Ex Dsa-Dec-2009).



Modalità di determinazione dei punteggi. La Commissione, dopo avere valutato la documentazione inviata, procede all’attribuzione dei punteggi a ciascun progetto, ai fini della definizione delle graduatorie, sulla base dei criteri elencati nella tavola seguente.


Ad una serie di criteri generali, seguono due criteri che verranno applicati alternativamente a seconda delle finalità del progetto di ricerca, finalizzato all’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali, con particolare riguardo agli interventi mirati alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane, piuttosto che alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.


Per poter concorrere all’assegnazione del contributo, i progetti dovranno ottenere un punteggio totale non inferiore a 30 punti.






















































A.1 Criteri generali



Punteggio



Rilevanza rispetto ad almeno una della finalità di cui all’articolo 1, comma 1



0÷5



Assortimento del consorzio: presenza e rilievo delle competenze coinvolte, distribuzione delle mansioni ed esperienza acquisita nel settore



0÷5



Interregionalità del consorzio



0÷5



Presenza, all’interno del consorzio, di soggetti appartenenti ad aree svantaggiate, secondo quanto indicato dalla “carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013”



0÷5



Originalità del progetto proposto



0÷5



Impatto potenziale del progetto rispetto alla diffusione industriale e commerciale dei risultati e allo sviluppo del mercato di settore



0÷5



Richiesta di un contributo inferiore al massimo stabilito dall’articolo 4, comma 3



0÷6



Coerenza e corretta strutturazione del piano economico del progetto



0÷5



A.2 Criteri alternativi, da applicarsi a seconda delle finalità della ricerca, secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 1



A) Impatto potenziale e replicabilità degli interventi messi a punto all’interno del progetto, rispetto all’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali



0÷10



B) Impatto potenziale e replicabilità degli interventi messi a punto all’interno del progetto, rispetto alla produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili



0÷10




Erogazione del contributo. Una volta che i progetti siano ritenuti ammissibili al finanziamento e finanziabili, l’erogazione dei contributi, di importo commisurato alla spesa totale effettivamente sostenuta, avviene sulla base di stati avanzamento lavori (Sal), il primo dei quali dovrà essere trasmesso dai beneficiari entro 90 giorni dalla data di notifica del decreto di concessione.


Tale primo Sal, così come i successivi, deve essere corredato da:



  • documentazione amministrativa e contabile idonea a dimostrare sia l’effettiva entità del costo sostenuto fino al momento dell’invio del Sal stesso, sia l’entità dei costi da sostenere in seguito, oltre alle fonti di finanziamento a copertura della quota di costi non finanziata dal Ministero;

  • descrizione dell’avanzamento delle attività, riportante soggetto attuatore, costo del progetto, finanziamento concesso, durata prevista del progetto, inizio lavori, finalità del progetto, stato di avanzamento, risultati ottenuti, costi sostenuti, problematiche emerse e analisi degli scostamenti tra il progetto e l’avanzamento effettivo;

  • pianificazione temporale delle attività ed eventuale variazione rispetto a quella originariamente definita.


L’invio di un Sal intermedio è previsto a partire dal momento in cui le spese effettivamente sostenute raggiungano il 50% del totale ammesso e, comunque, non oltre 30 giorni a decorrere dal raggiungimento della metà del periodo stabilito per la realizzazione del progetto.


Il Sal conclusivo dovrà essere trasmesso entro 60 giorni dallo scadere dei termini previsti per la realizzazione del progetto, con allegata un relazione tecnica contenente, oltre alla descrizione degli obiettivi raggiunti, anche un’analisi relativa all’efficacia, potenziale e già eventualmente in atto, degli effettivi risultati raggiunti.



Divulgazione dei risultati


Perché lo sforzo del Ministero dell’Ambiente di incentivare progetti di riduzione delle emissioni inquinanti e di introdurre fonti rinnovabili di energia possa avere la maggiore risonanza possibile, soprattutto diffondendo una cultura di attenzione dall’ambiente, il bando prevede anche una successiva fase di pubblicizzazione delle iniziative realizzate grazie al cofinanziamento statale. Una totale trasparenza sui progetti, dunque, anche a carico dei beneficiari, che dovranno dare la massima informazione e diffusione dei risultati ottenuti, attraverso materiale contraddistinto dal logo del Ministero, mezzi di informazione di massa ed eventualmente convegni appositamente organizzati.


Le spese sostenute dalle imprese per le campagne di diffusione dei risultati sono ovviamente ricomprese tra le spese ammissibili al cofinanziamento statale.



(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)


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