Effetto euro sui server Emea

I dati Idc evidenziano una crescita in termini unitari e qualche difficoltà nel rapporto euro-dollaro. La crescita è inferiore però ai tassi degli ultimi 6 trimestri.

Arrivano da Idc i dati relativi al mercato dei server nell’area
Emea
, relativamente al primo trimestre dell’anno.
Se dal punto di
vista delle unità vendute i segnali sono ancora positivi (se pure già in
rallentamento rispetto ai trimestri precedenti
), con crescite a due cifre a
520.000 unità, pari a un incremento del 13% anno su anno, dal punto di vista dei
valori il distinguo valutario è d’obbligo.
In dollari, il comparto ha
registrato un incremento del 3,7% a 4 miliardi di dollari. In euro, invece, si
parla di un calo dell’1,3% a poco più di 3 miliardi di dollari.
Medio Oriente
e Africa hanno guidato la crescita con incrementi del 15,4% in termini di
valore e del 27,6% in termini di volumi.
In ogni caso, evidenzia lo studio,
c’è un problema di marginalità, enfatizzato dalla situazione valutaria sopra
descritta, al quale i produttori cercano in qualche modo di mettere rimedio, con
iniziative che vanno dalla revisione dei contratti al diverso coinvolgimento del
canale distributivo.
Per quanto riguarda gli indicatori generali del
comparto, ferma restando l’ormai chiara preferenza delle aziende a preferire
piattaforme standard (e dunque x86) al tradizionale mondo Risc, si segnala un
incremento del 31,2% sul fronte dei server Linux, che ormai, in termini
numerici, rappresentano il 17,3% del mercato Emea. In termini di valore, sempre
i server Linux coprono una share dell’8,8%.
Sono crescite in qualche modo
guidate anche da progetti di migrazione dal mondo Unix.
Per quanto riguarda
invece la piattaforma Microsoft, si parla di una crescita dell’11,3% in termini
di unità e dell’8,5% in termini di velore.
Piuttosto stabile Unix, che segna
un modesto incremento del 2,9%, restando in ogni caso saldo con una share di
circa il 40% del comparto.
Quanto ai fornitori, a Ibm resta al primo
posto, con una share del 30.9%, tallonata però da Hp che guadagna terreno e
raggiunge il 30,5%.
Testa a testa tra Sun e Fujitsu per il terzo e quarto
posto, con quote rispettivamente del 10,3 e del 10%.
Va detto però che questo
risultato rappresenta per Sun un calo del 9,5%, mentre per Fujitsu il risultato
di un’ottima chiusura di trimestre.
Buona anche la crescita di Dell, che ha
messo a segno un +22,4% nel fatturato, portando la  propria quota al
6,8%.

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