L’evoluzione tecnologica e l’arrivo di nuove innovazioni dirompenti stanno trasformando profondamente industrie e modelli di business: tra i principali trend individuati da Kyndryl, il maggiore fornitore mondiale di servizi di infrastruttura IT, spiccano la crescente attenzione alla cyber resilienza, una maggiore integrazione tecnologica nell’ottica di ottimizzare la gestione delle risorse e un ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale (AI) nel migliorare questi aspetti.
Tuttavia, le sfide tradizionali rimarranno: le nuove tecnologie, le minacce emergenti e le normative che richiederanno una maggiore collaborazione tra i partner e all’interno delle organizzazioni per affrontare e gestire queste complessità in modo efficace. Di seguito, Kyndryl presenta le sue previsioni per il 2025 per il settore banking.
Nel settore dei servizi finanziari è in corso una trasformazione profonda: le transazioni digitali sono aumentate drasticamente (basta pensare agli ultimi dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, secondo cui i pagamenti digitali hanno raggiunto un valore complessivo di 223 miliardi in Italia nei soli primi sei mesi del 2024, con una crescita solida anno su anno), le banche e i vari operatori stanno cercando di gestire i trasferimenti in tempo reale e di consentire i pagamenti internazionali.
Ma la trasformazione non è solo data da una spinta interna verso l’innovazione, perché anche il contesto normativo sta cambiando rapidamente, influenzato da fattori geopolitici e dalla necessità di proteggere la privacy dei dati e garantire la sicurezza informatica. Non ultimo, questo importante cambiamento è anche mosso dalle diverse e crescenti richieste degli utenti che vogliono facilità, sicurezza e una maggiore personalizzazione.
La tecnologia in questo scenario gioca un ruolo fondamentale, rappresentando sia una risposta alle esigenze degli utenti sia un catalizzatore per l’innovazione. Due ambiti principali di investimento sono il cloud e l’intelligenza artificiale (IA), ma non sono gli unici.
Il paradosso e il futuro
Occorre fare una prima precisazione, perché il settore banking è, infatti, tra i vari intervistati nel recente “Readiness Report” di Kyndryl, quello che si sente maggiormente pronto a gestire i rischi e il crescente skill gap (Fonte: Readiness Report di Kyndryl, 2024 ottobre). Nell’era cosiddetta della finanza digitale, il settore sta cambiando così velocemente che le stesse banche devono dimostrarsi più agili che in passato ed essere sempre pronte a rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle aspettative dei clienti.
La spinta all’innovazione tecnologica, però, non si esaurisce qui: nel 2025, infatti, prevediamo maggiori investimenti anche in tutte quelle misure necessarie a modernizzare gli ambienti costosi e gravati da debiti tecnici, così da riuscire a farsi strada in un settore sempre più competitivo con fintech e neobank in rapida evoluzione. Mentre il mondo fintech si prepara ad accogliere le nuove normative volte a proteggere dalle crescenti minacce informatiche, continueranno a esplorare il modo in cui le tecnologie AI possono rafforzare la sicurezza e aiutarle a raggiungere la conformità. Investiranno nel cloud e nell’edge computing per tenere sotto controllo i costi e la complessità tecnologica. E daranno priorità alla ricerca della giusta combinazione di competenze e tecnologie per colmare gap di competenze.
I trend: acquisition, edge computing, IA e low-code
Il settore bancario e finanziario, secondo i dati emersi dal “Kyndryl Readiness Report”, si distingue per un alto livello di fiducia nella propria infrastruttura IT: ben il 91% dei leader ritiene che la propria infrastruttura IT sia la migliore della categoria mentre il 41% afferma che essa è completamente pronta a gestire i rischi futuri, un dato che supera la media generale del 39%.
Tuttavia, nonostante questa fiducia, emerge una preoccupazione significativa: il 45% dei leader teme che i propri strumenti o processi IT siano obsoleti o prossimi alla fine del ciclo di vita. Questo scenario evidenzia la necessità di importanti investimenti per modernizzare le infrastrutture, garantire la continuità operativa e affrontare le crescenti sfide tecnologiche e normative.
in base all’esperienza di Kyndryl, il 2025 sarà caratterizzato da un’importante razionalizzazione e semplificazione delle applicazioni di pagamento, con un focus sull’integrazione tra i vari sistemi per ridurre i costi operativi, ma anche a migliorare significativamente l’esperienza utente, rendendo i pagamenti più fluidi e accessibili. Questo slancio verso l’innovazione e l’efficienza nel settore dei pagamenti porterà probabilmente a un aumento delle acquisizioni e dei consolidamenti tra applicazioni di pagamento indipendenti.
La nostra previsione è che questa dinamica favorirà la creazione di ecosistemi più coesi e interconnessi, con l’obiettivo di rispondere in maniera più efficace alle esigenze degli utenti e affrontare la crescente competizione tra operatori tradizionali, fintech e neobank. Le aziende dei settori bancario e dei pagamenti si concentreranno nel creare un ponte tra i dati che risiedono sui loro mainframe e l’IA per migliorare la cybersecurity e la compliance (anche spinti dell’entrata in vigore del regolamento DORA il 17 gennaio 2025), con applicazioni significative per i controlli normativi, il rilevamento delle frodi, il recupero rapido delle frodi e la protezione dei dati dei consumatori.
L’IA generativa, infatti, può aiutare le aziende ad aggiornare rapidamente la documentazione per rispondere ai requisiti di conformità, riducendo il tempo di controllo necessario. Lo stesso utilizzo dell’IA generativa nel settore dell’antiriciclaggio è destinato a crescere, grazie alla possibilità di identificare con maggiore precisione le attività sospette e, così, di poter anticipare i malintenzionati.
In un’ottica di razionalizzazione dei costi e complessità tecnologica, prevediamo un maggiore uso di soluzioni cloud e dell’edge computing (i cui investimenti, secondo una stima IDC del marzo 2024, raggiungeranno 232 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno e quasi 350 miliardi di dollari nel 2027).
L’evoluzione dell’edge computing ha permesso fino ad oggi un’elaborazione dei dati in tempo reale più efficiente, offrendo vantaggi significativi, tra cui una riduzione della latenza, un abbattimento del traffico dati verso i data center centrali e una maggiore resilienza operativa, specialmente in situazioni di interruzione della connessione. Ciò ha portato a una maggiore rapidità nella capacità decisionale in numerosi settori. I leader dei settori fortemente regolamentati fanno ampio uso dell’edge computing per migliorare la sicurezza e la protezione dei dati e beneficiano della minore latenza e dei costi ridotti che derivano dal poter elaborare i dati dove questi vengono generati.
Un altro importante trend che prevediamo è lo sviluppo di low-code e no-code, in particolare sulle applicazioni serverless, per accelerare la trasformazione digitale. L’adozione di piattaforme low-code può aiutare a semplificare la gestione di complessi ambienti informatici ibridi, ad automatizzare i flussi di lavoro per ridurre gli errori e aumentare la produttività, e a costruire soluzioni personalizzate che offrono le esperienze personalizzate richieste dai clienti di oggi. Queste piattaforme possono essere utilizzate per supportare il digital banking, la valutazione del rischio, i prodotti di prestito e altro ancora, proiettando le aziende finanziarie nel futuro.