Economie di scala e standardizzazione, la ricetta It di Sun

La società americana propone un approccio che prevede la gestione dell’infrastruttura It alla stregua di un servizio reso alla causa del business. Largo, quindi, ai componenti standardizzati e alla condivisione più ampia delle risorse computazionali, dalle server farm al singolo desktop.

Per riguadagnare competitività le aziende devono cambiare i propri modelli di business. Questo vale anche nell’It, che sta vivendo un momento di ripensamento. Ne sa qualcosa Sun, che da qualche anno ha rivisto totalmente la propria attività. Da produttore di “macchine” a fornitore di soluzioni per la gestione in rete delle risorse It.

La società americana punta in maniera decisa verso la filosofia dell’informatica come servizio. E lo fa a tutti i livelli, dalla server farm al singolo client. «I data center attuali sono costituiti da singole isole corrisponenti agli applicativi utilizzati – esordisce Franco Roman, direttore marketing e Partner sales di Sun Microsystems -. Questo non permette le economie di scala del caso che si limitano, invece, a semplici servizi di sicurezza e condizionamento condivisi. Occorre trovare un concetto di informatica più efficiente, l’It deve essere trattato realmente alla stregua di un servizio reso all’azienda nel suo complesso». Sun propone la sua ricetta. Si tratta dell’applicazione del concetto del network computing a tutta l’informatica in azienda.
Negli ambienti server l’idea è di sfruttare al massimo i benefici della virtualizzazione, per ottimizzare lo sfruttamento dello spazio sull’hardware. A livello desktop, invece, i benefici dell’utility potranno sfruttati grazie all’uso di thin client.
In pratica, l’obiettivo è di mettere in condivisione tutte le risorse It, per ottimizzarne l’utilizzo. Questo può voler dire anche delegare all’esterno la gestione di porzioni più o meno significative della propria infrastruttura informatica. «Proprio in questa filosofia va collocato il rilascio dell’offerta Sun Connection – tiene a puntualizzare Giuseppe Facchetti, Chief technology officer e Product Lines manager di Sun Microsystems Italia -. Si tratta di un componente, il primo a essere proposto con la formula del servizio-utility, che permette di controllare lo stato di salute e le performance degli ambienti It». Tra le opzioni offerte, Update Connection, per la gestione automatizzata dell’aggiornamento del software Sun e di quello di alcuni partner, come Veritas.

Ampio spazio, all’interno di questa filosofia, viene lasciato all’uso di componenti standard, perché tutto quanto esula dalle specifiche universalmente condivise comporta un aggravio dei costi.
Proprio sugli stack più diffusi, che gravitano nell’universo di Java, poggia l’offerta applicativa di Sun. Che, ovviamente, ha il suo fulcro nel sistema operativo proprietario Solaris, giunto alla release 10. Su questo viene innestata l’infrastruttura di gestione evoluta dei sistemi It N1, della quale di recente è stato rilasciato il componente di automazione delle installazioni System Manager. Questo affianca la nuova versione di Service Provisioning System, che permette di presidiare l’intero ciclo di vita delle applicazioni, tenendo traccia dei cambiamenti intervenuti lungo il processo di implementazione. Ma, nell’ottica della massima accessibilità e facilità di utilizzo, va anche l’offerta di alcuni servizi di storage gestito. La tecnologia StorEdge, infatti, potrà essere utilizzata con la formula pay per use a fronte di due opzioni di prezzo. Il primo prevede un contributo pari a 350 dollari l’anno per ciascun dipendente dell’azienda. Il secondo, basato sulla capacità utilizzata, parte da un minimo di 400.000 dollari l’anno per 5 terabyte e arriva fino a un massimo di 900.000 dollari l’anno per 1 petabyte sfruttato.

La società americana mostra di credere fermamente nelle potenzialità di sviluppo del network computing di fascia alta. L’offerta di sistemi grid, in grado di processare compiti complessi in virtù della condivisione delle risorse e della potenza elaborativa tra diverse macchine, si è ampliata molto negli ultimi tempi.
Accanto ai data center “virtuali”, sono state introdotte altre due opzioni. Una prevede una formula di grid “in a box”, fornita al prezzo base di circa 77.000 dollari, l’altra, dedicata agli utenti più esigenti, fornisce un’offerta grid comprensiva dei servizi di consulenza e implementazione.
La prima formula, riassunta nell’offerta Sun Grid Utility, prevede l’utilizzo, da parte del cliente, di uno spazio “ospitato” all’interno di facility di Sun e dei suoi partner, al quale la società accede e per il quale paga una quota (un dollaro l’ora) in relazione al tempo di utilizzo di ogni singola cpu. Sun Grid Rack System, invece, fornisce una soluzione di gestione delle risorse computazionali “in griglia” pronta all’uso, con l’hardware e la dotazione software necessaria, inserite nell’ambito di un sistema preconfigurato, pre-integrato e già testato. Agli utenti più esigenti, invece, è lasciata l’opzione Sun Grid Solutions, che prevede il design dei sistemi più idonei, con tutto il corollario di hardware, software e consulenza del caso.

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