Ecco come ti presidio il punto vendita

In un mercato frenetico e afflitto da attività ai limiti della legalità Distrel cura la presenza sul punto vendita del prodotto, con agenti, key account e forza vendita diretta

Giugno 2004, «È Esprinet che vi manda?»
È cominciata così la nostra intervista a Giorgio Guana,
presidente di Distrel, attento a quel che succede nel suo orticello e che non
si è lasciato sfuggire l’affermazione secondo la quale, dopo l’accordo
siglato con Telecom Italia, la società di Nova Milanese sarebbe intenzionata
a fare acquisti fra i distributori di cellulari. Una strategia condivisa da
Guana, che (pur avendo rapporti commerciali con Esprinet) non nasconde le profonde
diversità fra i due mercati. «Noi – ha spiegato – trattiamo
un prodotto fashion continuamente soggetto a oscillazioni di prezzo che, però,
in termini di valore, cuba quanto tutta l’elettronica di consumo messa insieme.
Niente a che vedere con i prodotti dell’It a eccezione, forse, dei microprocessori
dove il prezzo cambia anche quattro volte al giorno, ma dove non occorre riposizionare
la propria offerta, qualora non incontrasse i gusti del mercato»
.

Sembra saperla lunga il numero uno di Distrel, società nata in questo
mercato come distributore dei cellulari Ericsson, e scelta in seguito da Sony
per il lancio del proprio mobile phone. Sue sono anche le partnership con Alcatel
ed Lg, «mentre, di fatto, abbiamo lanciato Sagem in Italia e curato per
Siemens anche l’avventura Xelibri negli accessori moda per i telefonini. Di
Nokia siamo, invece, partner per quanto riguarda i clienti corporate e le soluzioni
integrate» ha puntualizzato il manager. Il tutto per un business che pesa
per circa il 90% sul fatturato totale di Distrel che, nel 2003, ha superato
gli 81 milioni di euro.

Per una vendita vicina al banconista
«Contrariamente ai distributori It, che lavorano in maniera centralizzata
– ha, poi, spiegato il manager -, noi ci muoviamo sul territorio con una
forza vendita composta da sessanta agenti, cinque key account e sei commerciali
interni. Il tutto per ottenere una vendita il più vicina possibile al
banconista perché, anche quando serviamo, per esempio, la Gdo, occorre
una presenza diretta»
. «E di aziende che oggi presidiano
il territorio, ce ne sono pochissime
– ha continuato Guana -, specie
nel nostro settore, afflitto da strani movimenti di merce provenienti dall’estero
e dominato, quasi per il 50%, dagli operatori di telefonia mobile, che spingono
sui servizi e sul rinnovamento tecnologico. Noi, al contrario, lavoriamo sulla
sostituzione dell’apparecchio guasto, che ha una vita media di due anni, e lo
facciamo tramite il sistema Crm di Sap, che ci permette di integrarci verticalmente
ai nostri partner, che sanno sempre dove vanno (e con quale prezzo) i loro prodotti»
.
Target di clientela privilegiato del distributore, gli ipermercati «che
– ha puntualizzato Guana – apprezzano particolarmente la formazione, ma
anche la rotazione delle scorte, il monitoraggio dei prezzi, le promozioni e
le attività di coordinamento, che svolgiamo sui loro punti vendita»
.
Tutti elementi messi a disposizione anche dei protagonisti dell’elettronica
di consumo e dei telecom specialist raggiunti da Distrel, per un totale di oltre
2mila partite Iva. «Se vogliamo rimanere sul mercato – ha puntualizzato
il manager – dobbiamo continuamente promuovere la vendita delle soluzioni
a listino e dannarci l’anima per assicurare l’uscita del prodotto»
.

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