Home Gestione d'impresa Ecco come le Pmi e i professionisti in Italia usano Facebook

Ecco come le Pmi e i professionisti in Italia usano Facebook

facebookIl numero di pagine Facebook a supporto e promozione di un’attività commerciale o professionale cresce ogni giorno a gran ritmo: dalle poche decine di migliaia di pagine dall’introduzione nel 2007 fino ad arrivare agli ultimi dati che mostrano più di 40.000.000 di pagine attive di Pmi su Facebook.

L’Italia non fa eccezione in questo processo. Tra gli addetti al settore spesso ci si chiede, al di là dei grossi brand che dispongono di considerevoli budget per il social marketing, come le piccole aziende si muovano su queste nuove opportunità, e come ne sfruttino il potenziale.

Spidwit ha provato a dare una risposta a questo interrogativo realizzando uno studio su un campione di piccole aziende e professionisti italiani. Le aziende monitorate lavorano nell’ambito di turismo, moda, food, wellness, assicurazioni, automotive e informatica. Tra i professionisti, l’analisi si è concentrata su commercialisti, avvocati, fotografi e consulenti aziendali.

Sono state prese in considerazione alcune migliaia di pagine aziendali italiane sulle quali è stato pubblicato almeno un post tra maggio e novembre 2015. Sono stati recuperati circa 300 mila post, dalla cui analisi è emerso che le foto vincono la gara per il tipo di contenuto maggiormente condiviso: 2 post su 3 sono fotografici (66%). Seguono i link post (21%), i post testuali (8%) e i video (3%). Sono appena lo 0,1% le pagine che hanno mantenuto una media di almeno un post al giorno. La categoria di aziende che vince il titolo di maggior numero di post è la categoria turismo che mediamente pubblica circa 30 post al mese di cui il 76% immagini. Chi ha la più alta percentuale di foto post rispetto a ogni altro tipo di pubblicazione è il settore moda con quasi il 90%. Appena il 4% della strategia editoriale è costituita da link post. Altri settori con altissime percentuali di post fotografici sono quelli di arredamento, travel e attività di ristorazione, con una media di pubblicazione intorno al 75%.

Sono invece i professionisti ad amare i link post nei quali divulgare informazioni utili e per mostrare competenza nel settore: commercialisti (71%), avvocati (63%) e consulenza (45%). Le altre categorie non eccedono il 30%.

Inoltre, dall’indagine è emerso anche che il numero di post è mediamente molto basso. Non è  raro imbattersi in pagine social lasciate senza contenuti per mesi (notare che la statistica ha escluso le pagine senza post negli ultimi 6 mesi).

Si conferma anche in ambito professionale un elevato utilizzo delle fotografie. Resta basso il numero di link come veicolo per la distribuzione e condivisione di informazioni dal proprio blog o da altre fonti di informazione.

L’ulteriore nota che il team di Spidwit aggiunge all’analisi statistica è che i dati ottenuti confermano la percezione di un’evidente difficoltà nel reperire contenuti adeguati da parte di chi utilizza le pagine business, alla quale si aggiunge la mancanza di tempo e di competenze su come utilizzare i social network in maniera appropriata.

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