È warning anche per Amd

Il produttore statunitense si appresta a portare a termine il secondo trimestre dell’esercizio fiscale in corso con perdite nette non meglio precisate e un fatturato compreso fra i 620 e i 700 milioni di dollari, rispetto agli 820/900 stimati in precedenza

21 giugno 2002 Come Intel prima di lei,
Amd annuncia vendite inferiori al previsto. Il produttore dei chip per pc Athlon
e Duron avrebbe annunciato di non essere in linea con quanto preventivato in
precedenza per il secondo trimestre dell’esercizio fiscale in corso. Tutt’altro.
Il vendor avrebbe, infatti, anticipato perdite operative e un fatturato
decisamente al di sotto di quanto anticipato lo scorso aprile. A quanto
pare, la cifra compresa fra gli 820 e i 900 milioni di dollari potrebbe, in
realtà, tradursi in una cifra non inferiore ai 620 milioni, ma neanche superiore
ai 700. Deluse anche le aspettative degli analisti di Thomson Financial/First
Call che, per il trimestre che terminerà il prossimo 30 giugno, attendevano
un fatturato pari a 841 milioni di dollari e perdite nette pari a nove centesimi
per azione. Giusto un anno fa, Advanced Micro Devices si apprestava a chiudere
il medesimo trimestre con guadagni per 17,4 milioni, o 5 centesimi per azioni,
su vendite per 985 milioni di dollari. La debolezza che continua a
contraddistinguere la domanda di processori – specie sui mercati d’Europa e Nord
America – tra le principali cause del warning lanciato dalla società, che
sottolinea come le memorie flash per telefoni cellulari, videocamere e altri
device siano, invece, in fermento.

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