E se ripartisse dal turismo?

Un comparto che rappresenta il 12% del Pil può essere il banco di prova per la convergenza e per una nuova idea di sistema-paese.

La quinta edizione di Ict Trade si apre all’insegna della cultura, del made
in Italy e, soprattutto, del turismo.
Perché proprio il turismo, che
rappresenta il 12% del prodotto interno lordo, diventa il terreno di crescita,
la carta sulla quale giocare la ripresa del sistema paese.
Con un po’ di
invidia nei confronti della dinamica Spagna, che è riuscita negli ultimi anni a
portare la stessa voce al 20% del Pil.

In realtà, ed è questo uno dei
leitmotiv proposti in questa sessione di apertura dell’evento ferrarese, è il
momento di ricominciare a parlare non più solo in termini di parametri
economici, ma anche e soprattutto in termini di produttività totale, crescita
sociale, sistema politico,legale, scolastico e tecnologico.

C’è un gran
desiderio di non piangersi addosso e di cominciare osservare le cose da una
prospettiva diversa.
Perché nel momento in cui il vice direttore de Il Resto
del Carlino Pier Luigi Masini cita Leon Battista Alberti e i suoi studi sulla
prospettiva intesi nell’accezione simbolica della fuga e del divenire, anche gli
indicatori economici diventano non semplici numeri ma opportunità.

Così,
Marco Comastri, amministratore delegato di Microsoft, parla sì di crescita
economica e It stagnanti, non dimentica una spesa It nelle pmi per dipendente
pari al 55% della media della Ue, stigmatizza i tassi di pirateria in continua
crescita e la scarsa presenza di aziende It internazionalizzate, ma nel contempo
sottolinea come i 60 milioni di schede telefoniche attive, la leadership
mondiale nell’ambito dei beni culturali, il riconoscimento internazionale
nell’industria del benessere, senza dimenticare – di nuovo – il turismo, siano
delle opportunità importanti, da perseguire con strategie mirate.

Anzi,
con un call to action, come lo definisce.
Che in concreto si traduce nella
realizzazione di applicazioni avanzate che abbiano al centro i contenuti
digitali del nostro patrimonio e nella creazione di filiere efficienti per il
made in Italy.

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