E negli Usa il network rischia di non essere più neutrale

E’ giusto che i carrier favoriscano a pagamento alcune società Internet rispetto ad altre? La discussione divampa negli Stati Uniti

Il network deve essere neutrale? La domanda probabilmente non è comprensibile
a molti eppure negli Stati Uniti è un tema di discussione importante ora che è
iniziata la discussione per la revisione del Telecommunications
Act
con conseguente lavoro da parte delle varie lobby. Da una parte
infatti ci sono nomi come Google, Yahoo, Amazon ed eBay che premono perché nulla
cambi con l’opposizione dei carrier alla ricerca di nuove fonti di
revenue.
La questione, come riporta il
Washington post sta in questi termini: per i carrier è giusto che
alcune aziende, a pagamento, abbiano una priorità sui loro network. Tradotto
significa che scaricare una pagina di Yahoo o usufruire di uno
dei servizi del portale potrebbe essere più facile e veloce
rispetto a quanto propone Google. Questo perché il proprietario
dell’infrastruttura deroga al principio della neutralità del network assegnando
un vantaggio a una delle società Internet.



Tutto il mondo Internet,
ovviamente, propugna la tesi della neutralità mentre i carrier
sostengono che assegnare un vantaggio, seppur pagamento, non sarebbe altro che
ampliare l’offerta di servizio ai propri clienti. Un po’ come le classi business
ed economica sugli aerei.





Ci vorrà probabilmente un annetto prima che si
arrivi a una stesura definitiva del Telecommunications Act, ma intanto arrivano
già delle decise prese di posizione. Come quella del chairman di At&t Edward
E. Whitacre che a muso duro ha detto che “le società Internet non hanno
fibra, non hanno cavi e usano le mie linee senza pagare una lira. Una
cosa fantastica
. In pratica, osserva Christopher Stern,
l’analista autore dell’articolo, in questo modo At&t ha apparentemente
dichiarato di voler abbandonare in modo unilaterale il suo ruolo di carrier
neutrale.




Forse Whitacre è un po’ brutale ma
bisogna capire la sua frustrazione. Google e Yahoo pagano infatti una certa
cifra per connettere i loro server a Internet. Però nelle tasche di At&t non
rimane poi molto dei nuovi servizi lanciati dalle due società che in questo modo
vedono aumentare le loro revenue a fronte di costi della banda
che non aumentano in proporzione. Quando qualcuno scaricare un film o un
videogame pesantissimo da qualche portale il carrier vede aumentare il proprio
consumo di banda ma non i propri introiti. Il rischio però è che alla fine come
sempre gli eventuali costi in più sostenuti dalla società Internet ricadano sui
consumatori.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome