È l’ora dell’esternalizzazione

A sostenerlo è la società di ricerca Gartner, la quale è sicura del fatto che il 2004 sarà l’anno dell’It. In questo senso, però, budget ancora piuttosto ridotti invitano a puntare principalmente su soluzioni in outsourcing

Piatto o negativo. Questi sono i termini con i
quali Gartner definisce il 2004 per i
fornitori tradizionali di servizi It italiani. Poco da rallegrarsi dunque. E in effetti i segnali Gartner li
aveva già diffusi verso la fine dello scorso anno, quando aveva pubblicato i
risultati di un polling condotto sulle maggiori organizzazioni italiane, dal
quale emergeva che non tutte le realtà avevano speso il budget It loro
assegnato, con un risparmio compreso tra il 5 e l’8%.


Dato questo confermato da un’indagine effettuata
sempre nello stesso periodo, su 250 organizzazioni di medie e medio grandi
dimensioni.
Per il 2004, i budget It risultano essere addirittura
inferiori al 2003, anche se in misura davvero limitata. Nel consegue che molti
dei responsabili It dichiarano di essere al  limite massimo delle riduzioni
dei costi operativi raggiungibili senza il ricorso all’outsourcing, via che
anche in Italia comincia a essere percorsa sia per quanto riguarda i servizi It,
sia per quanto riguarda l’esternalizzazione dei processi aziendali.


E non a caso proprio la spesa in servizi It esterni è la voce di spesa in
crescita, con un incremento dell’1,5% rispetto al budget 2003. Ma non solo. Sui
250 interpellati ci sono 224 decisioni di outsourcing tra probabili e possibili,
il che non è davvero poco.


Per Gartner questi dati, se pure necessari di ulteriori approfondimenti e
analisi, mettono comunque già in evidenza il concetto della
micro-verticalizzazione del mercato dei servizi It.


Uno scenario che porta la società di analisi a identificare, tra
le aziende destinate a godere di quel poco di buono che il 2004 porterà, le
realtà in grado di gestire un numero significativo di trattative di outsourcing
in parallelo, finanziariamente pronte ad investire in questi contratti, che
spesso comportano acquisizione di asset e personale e propongono payback
superiori ai 12 mesi.

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