E’ lo Smau dei contenuti

Pregi e difetti potenziali della rassegna dedicata al mondo Ict. Che accenna anche a un fuori salone

Chi conosce Pierantonio Macola spiega che la vendita di spazi non è la prima preoccupazione del nuovo proprietario di Smau. Sono i contenuti a interessare di più l’imprenditore veneto che con un discreto atto di coraggio ha rilevato una manifestazione che in molti consideravano decotta.


I problemi non sono certo finiti ma a Macola va dato atto di avere scelto con chiarezza una strada che propone una fiera, dove sono i contenuti a farla da padrona. L’abolizione del convegno inaugurale riscuote poi probabilmente il plauso di molti giornalisti stanchi di assistere a interventi rituali oppure completamente fuori luogo come quando il presidente di Confcommercio si dilungò nell’attaccare l’allora governo di centrosinistra sulla legge finanziaria e le tasse senza mai parlare di innovazione.


Adesso si cambia strada, l’attenzione alle esigenze delle imprese, in particolare le medio-piccole sembra reale anche se qualche perplessità rimane.


Ottimo il ritorno di Esprinet, anche se riguarda solo il canale e gli altri distributori non ci sono, Hp e Ibm sono presenti così come Telecom Italia. Manca Microsoft e gli altri nomi sono Zucchetti, Blackberry, Nortel. Un parterre di livello ma con qualche importante lacuna anche perché qualche visitatore otrebbe fare fatica a trovare il software adatto alle proprie esigenze e soprattutto a incontrare più operatori dello stesso settore.


Le case history presentare riguardano quasi tutte aziende di dimensioni importanti, non pare esserci la fascia bassa quella sotto i cento dipendenti dove reperire queste storie, parliamo per esperienza, è un po’ più difficile.


E poi Milano, dal punto di vista della ricerca, esprime anche altro rispetto al solo Politecnico a cui va dato però il merito di avere un ruolo di primo piano oggi nell’indagare il mondo Ict in rapporto con le aziende.


Dettagli che non ci impediscono di consigliare una visita a Smau e che ci fanno ben sperare per un’edizione che sicuramente a noi darà parecchio lavoro, non sempre è stato così, ma anche ai visitatori potrebbe riservare qualche soddisfazione.


In più Smau cerca di dare più sostanza al suo rapporto con il Comune candidandosi al ruolo di partner anche per manifestazioni extra salone. Intanto accenna a un “fuori Smau” con un circuito di locali convenzionati dove finire la giornata. Non siamo ancora al fuori salone che caratterizza la rassegna dedicata al mobile ma anche questo è un passo in avanti.



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