…e le aziende continuano a batter cassa..

Il mercato dei pos e dei registratori di cassa ha vissuto con l’arrivo dell’ero un periodo felice. E adesso? Qualche possibilità di sviluppo si può ancora cogliere, grazie a Internet

Secondo i dati forniti da Anie (Associazione nazionale telecomunicazioni e informatica), nel 2001 il valore del fatturato complessivo dei misuratori fiscali in Italia (comprensivo di registratori di cassa, Pos, software relativo e assistenza) è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente in un mercato che ammonta a circa 770 milioni di euro, di cui il 10 per cento (77 milioni) è costituito dal mercato dell’assistenza. Ciò, grazie all’entrata in vigore dell’euro che ha determinato un’impennata nelle vendite di misuratori nuovi e la richiesta di aggiornamento di quelli obsoleti.
Nel nostro Paese l’installato complessivo è di 850mila misuratori fiscali, con un ciclo di vita medio di circa 7 anni. Il numero degli operatori – tra produzione, commercializzazione e assistenza – è pari, invece, a 15mila unità.
Si tratta di un mercato ormai saturo dove la torta se la spartiscono pochi player e se tralasciamo, come accennato all’inizio, l’euforia scaturita dall’introduzione della moneta unica che ha permesso alle imprese produttrici e/o importatrici di registratori di cassa di sostituire e/o adeguare il proprio parco installato, ci dobbiamo chiedere quale sarà adesso il futuro di questo settore.
“Il futuro si gioca ora su scenari diversi – puntualizza Claudio Garbini, responsabile marketing di Mwcr -. Per quanto riguarda il mercato dei registratori di cassa fiscali tradizionali, la domanda dei prossimi anni per le imprese commerciali già esistenti sarà di sostituzione, causa l’esaurimento delle memorie fiscali, il che inciderà su valori massimi del 10 per cento del parco installato, mentre per le aperture di nuovi punti vendita, la domanda sarà di tipo tecnologico”.

La cassa
è on line
Ed è proprio la tecnologia che darà l’impulso, la spinta fondamentale a tutte le piccole e medie imprese del commercio al dettaglio tradizionale per passare dalla old alla net economy grazie all’introduzione dell’e-cash, ovvero di quella che si prospetta come l’evoluzione del registratore di cassa.
Grazie infatti a queste nuove macchine, simili ai registratori di cassa tradizionali per quel che concerne la fiscalità e la semplicità d’uso, tuttavia assolutamente innovativi e rivoluzionari nella “tecnologia”, sarà possibile la connessione in rete di negozi e pubblici esercizi, che assumeranno così una rinnovata identità di “fornitori” anche di servizi di pubblica utilità e di beni consumer, come, per esempio, le ricariche telefoniche o i biglietti per assistere agli spettacoli ed altri prodotti ancora.
Il negozio, anche il più piccolo, può così diventare il “terminale” di una rete di servizi ad ampio spettro, disponibili sul territorio anche nelle zone più periferiche della città.
Contemporaneamente, un sistema di questo tipo può rappresentare un valido strumento per migliorare il funzionamento della catena logistica e del rapporto tra produttore e rivenditore, nell’ambito della supply chain.
Ma c’è di più. Sarà infatti possibile operare in modo da rendere disponibili nuovi servizi di natura finanziaria. Per esempio, il collegamento on line dei misuratori fiscali presenti nei punti vendita favorirà il rapporto diretto tra contribuente e fisco e renderà possibile il superamento dell’attuale gestione onerosa delle partite Iva, attribuendo al misuratore fiscale la certificazione di costi e ricavi in capo all’impresa, in diretto collegamento con gli uffici delle entrate.
Così come è già accaduto per le tabaccherie che non si limitano più a vendere solo le sigarette, ma che ora si sono in grado di fornire dei servizi (pagamento del bollo auto, vendita e ricarica di carte telefoniche, lottomatica, ecc.), tutto ciò darà sicuramente vita a nuove iniziative commerciali.
Questo sviluppo porterà poi, con ogni probabilità, alla nascita di nuove figure professionali a metà strada tra il consulente e il tecnico. Operatori capaci di suggerire al negoziante la soluzione migliore da adottare nel proprio punto vendita e in grado anche di offrire assistenza e manutenzione.

Un’occhiata
ai numeri
Se ci soffermiamo ad analizzare l’andamento del settore relativo esclusivamente ai registratori di cassa e ai Pos, i dati (pochi, per l’esattezza) su cui possiamo riflettere ci vengono forniti da Comufficio (elaborazioni Idc su fonte Asso.It-Comufficio, ndr). Allo stato attuale occorre fare alcune riflessioni in merito alla “salute “ del mercato e la prima considerazione da fare è quella relativa al suo valore.
A riguardo i dati di Comufficio indicano un parco installato di 686.500 registratori di cassa per il 2002.
Il mercato italiano dei Point of sale ha vissuto un triennio significativo (sempre secondo fonti Comufficio, dal 1999 al 2002 si è passati da 23.000 a 34.000 consegne per tipologia di sistema), come per i registratori di cassa, ma già da anni la soluzione e i servizi prevalgono sul prodotto, quindi la sfida si gioca adesso sulla capacità dei competitor nel personalizzare le soluzioni informatiche di front e back office alle esigenze delle imprese retailer del mercato Gdo. Assisteremo quindi a uno sviluppo del settore, favorito dall’integrazione delle tecnologie presenti nei punti vendita della Gdo (Pos, bilance, info point, kiosk Web e personal computer), che sempre più concorreranno alla fidelizzazione del consumatore. E sarà costante anche lo sviluppo nelle imprese minori che dovranno utilizzare le soluzioni e le tecnologie, anche nelle piccole superfici, per competere e mantenere fedele il cliente, sempre più attento ai servizi.
Licia Rodighiero

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