E-lab: studiare nel cloud con Sapienza, Ibm e Cineca

Un bilancio della prima fase dei laboratori virtuali per imparare, esercitarsi, dare esami da remoto. Vdi e Byod si incontrano.

Laboratori virtuali dove svolgere attività didattica collegandosi con il proprio dispositivo da qualsiasi luogo: è l’idea sperimentata alla Sapienza nel progetto E-lab condotto in collaborazione con il Cineca e Ibm.
I risultati della prima fase del progetto sono stati illustrati presso l’Ateneo romano.

Il punto di partenza del progetto è che qualsiasi aula o sala dell’Ateneo può diventare un ambiente informatizzato; se e quando necessario, può essere cioè trasformata in un laboratorio virtuale, secondo le esigenze di un particolare corso di studio.

I vantaggi sono evidenti: gli studenti non dovrebbero più comprare computer potenti per eseguire software esosi di risorse, o investire tempo a configurare gli ambienti necessari ai corsi, o spostarsi dall’aula per raggiungere il laboratorio.

I docenti potrebbero mostrare più facilmente software, strumenti, tecnologie, concetti agli studenti e guidarli “in diretta” al loro uso corretto.

Le università non dovrebbero più barcamenarsi con un numero limitato di laboratori per coprire le richieste, né sostenere i costi necessari per attrezzarne di nuovi.

Il progetto si basa sull’applicazione del modello cloud alla didattica universitaria con una tecnologia Virtual Desktop Infrastructure utilizzando i dispositivi degli studenti in ottica Byod.

La sperimentazione condotta nell’anno accademico 2013-2014 con il coinvolgimento di studenti del primo e secondo anno di Ingegneria Informatica, sarà estesa a partire da settembre anche ai corsi delle facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica (Statistica in particolare).
L’obiettivo è di estendere il servizio e-lab a tutte le facoltà della Sapienza.

La piattaforma è stata utilizzata anche per lo svolgimento di esami da parte degli studenti, garantendo i necessari requisiti di sicurezza e validità formale.

In futuro il modello potrebbe essere impiegato anche per l’espletamento dei test d’ingresso ai corsi universitari a numero chiuso anche a livello nazionale.

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