E il distributore punta sul software

Non vive di solo commercio la parmense Symbolic che, per il mercato delle Pmi, ha ideato in bundle con SurfControl una soluzione di filtro dei contenuti dedicata alle Pmi

Marzo 2006, Operare nel Centro Nord Italia come distributore
a valore aggiunto nell’ambito della network security dando vita, nel contempo,
a una divisione R&D con il compito di realizzare soluzioni che soddisfino
le esigenze dei clienti. È questa la genesi di Symbolic, società
di Parma, sul mercato dai primi anni 90 per volontà di Martino
Traversa
, fondatore e attuale presidente della società,
il quale quando parla di valore aggiunto lo fa intendendo «la
capacità di un distributore di scegliere un brand comprendendone
la tecnologia nei suoi dettagli»
. Insomma, un occhio alla distribuzione,
l’altro allo sviluppo di soluzioni che, nate per il segmento corporate,
hanno finito per soddisfare anche le esigenze delle piccole e medie imprese,
«che oggi non sono più in cerca di soli firewall
– specifica Traversa –, e che ormai, tramite i nostri partner, sono
il nostro target di riferimento»
.

Quello al quale Symbolic sta proponendo eXtensiveControl,
una soluzione di filtro dei contenuti studiata specificamente per quelle
società che non dispongono di tecnici informatici specializzati,
ma desiderano lo stesso proteggere i propri sistemi dagli attacchi provenienti
dalla Rete. Un applicativo software che, grazie a un accordo Oem siglato
con SurfControl, gestisce l’accesso alla Rete tramite l’Internet Threat
Database (aggiornato giornalmente) del produttore inglese.

Lo stesso,
che qualche anno dopo l’intesa è entrato nel listino delle soluzioni
distribuite da Symbolic in Italia, accanto a brand quali, BindView,
eIQnetworks
, F-Secure, Group Technologies,
Juniper Networks, nCipher, PortWise,
SafeNet, Sourcefire, Ssh
e WatchGuard. Tutti, almeno secondo le rassicurazioni
di Traversa, senza nulla da eccepire rispetto all’offering applicativo
di Symbolic che, come il resto della proposition, viene veicolato sul
mercato nostrano attraverso una rete di oltre un centinaio di partner
certificati Symbolic, «a cui si aggiungono – spiega il nostro interlocutore
– una cinquantina di operatori diversamente formati sulle soluzioni F-Secure,
SurfControl o Juniper Networks (di cui Symbolic in Italia è uno
dei due Authorized education center insieme ad Allasso
ndr), mentre esistono circa 300 partner generici che effettuano
ordini saltuari».

Quelli “fedeli” hanno come minimo comun denominatore il mercato della
sicurezza «e – precisa Traversa – non è detto
che siano di grandi dimensioni. Oggi quel che conta per noi è la
focalizzazione su un determinato business. Il problema, semmai, è
quando si chiede al partner di commercializzare un prodotto che non è
di suo interesse»
. Sarà anche per questo che Symbolic
ha a listino un’offerta definita “trasversale” e «un panel di
canale che va dai piccoli shop ai grandi system integrator»
.

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