e-Family traino del rinnovamento

La “famiglia multimediale” sarà il primo nucleo a fruire di una serie di servizi messi a punto dal ministero dell’Innovazione

marzo 2003 Rilanciare l’innovazione tecnologica del paese partendo
dalle famiglie. Sarà proprio la famiglia multimediale, o come è
stata ribattezzata e-family, a fruire da subito di una serie
di interventi stanziati dal ministero dell’Innovazione e inseriti nel programma
che va sotto il nome di PC e Internet agli italiani. Fruitrici
primarie saranno le categorie più deboli: i giovani, i portatori di handicap,
gli anziani, le donne. Tra le iniziative del programma troviamo:

• Bonus di 150 euro per i ragazzi che compiranno 16 anni nel 2003 per
l’acquisto di un PC, purchè collegabile a Internet e possibilità
di ottenere gratuitamente la patente informatica europea (ECDL).
• Esenzione dell’IVA sugli acquisti di PC per i disabili.
• Collaborazione con alcuni comuni (Roma e Bologna, ad esempio) per l’organizzazione
di corsi in cui i giovani insegneranno agli anziani l’utilizzo di Internet.

• In collaborazione con il ministero delle Pari Opportunità, invio
a tutte le mamme d’Italia di un CD-ROM, basato sul progetto Ciclope (Comitato
Interministeriale di coordinamento per la lotta alla pedofilia)per sensibilizzarle
e informarle sul problema della sicurezza della navigazione in Internet dei
minori.

I dettagli del programma
Il provvedimento a favore dei giovani è simile al vecchio PC
per gli studenti varato dal precedente governo
, che purtroppo ottenne
scarsi risultati per la complessità della procedura. Forte di questa
esperienza, il ministero ha messo in piedi un meccanismo molto semplice per
l’utilizzo del bonus: i 540.000 giovani che compiono 16 anni nel
2003, riceveranno entro questo e il prossimo mese una lettera con un PIN che
presenteranno ai rivenditori per ottenere lo sconto
. Questi, dal canto
loro, potranno recuperare la decurtazione operata sul prezzo d’acquisto
attraverso un credito IVA che riscuoteranno sul versamento mensile.
I provvedimenti riguardo ai cittadini disabili non interesseranno
solo l’esenzione IVA per l’acquisto di nuove tecnologie. Dovrebbe
essere allo studio da parte del Ministero un Decreto legge volto a facilitare
l’accesso alla Rete da parte dei disabili. Questo potrebbe integrare o
eventualmente sostituire il disegno di legge già presentato dai
deputati Campa e Palmieri
, secondo il quale i siti della Pubblica Amministrazione
dovranno dotarsi di tecnologie e software particolari, in modo da diventare
accessibili anche ai portatori di handicap.
L’obiettivo dell’esecutivo è chiaro: dar seguito ad una serie
di iniziative e normative volte ad includere la categorie di cittadini
“più deboli” nella cosiddetta “società dell’informazione”
e ridurre così il "digital divide"
.
Ma i programmi prevedono anche altre agevolazioni; come il bonus di
75 euro, presente in Finanziaria, per chi si doterà di collegamento Internet
a larga banda
, il trasferimento ai dipendenti delle stesse condizioni
di acquisto di personal computer che le aziende ottengono dai fornitori e incentivi
fiscali per le imprese che decideranno di donare i PC non completamente ammortizzati
a enti onlus, come scuole, organizzazioni benefiche o assistenziali.

La famiglia motore della trasformazione tecnologia
La scelta di individuare comunque l’ambito familiare quale motore della
trasformazione tecnologica del nostro paese è supportata dai numeri.
Il recente rapporto e-family in Italia realizzato da Federcomin
ed Anie in collaborazione con Niche Consulting
ha confermato che le
famiglie italiane si sono fatte carico fino ad oggi dell’alfabetizzazione
alle nuove tecnologie.
E’ raro nel nostro paese” ha affermato Alberto
Tripi, presidente Federcomin
rilevare importanti fenomeni
di innovazione in grado di tenere il passo con ciò che succede con i
paesi maggiormente sviluppati. Invece, è quanto sta accadendo nel ritmo
di adozione di nuove piattaforme tecnologiche da parte della famiglia italiana:se
l’intero paese avesse seguito gli stessi indici di crescita e di diffusione
di consumo delle tecnologie, avremmo toccato soglie di competitività
più alte
”.
L’indagine, infatti, stima nel 158% la penetrazione
del cellulare contro il 121% dell’Europa, il PC arriva al 46% contro il
45% di penetrazione media in Francia, Germania e Gran Bretagna, il collegamento
a Internet arriva al 29% contro il 37% dell’Europa, le console per videogiochi
al 23% contro il 28% e la pay-tv al 21% contro il 27%.
Fra i prodotti, l’incremento maggiore arriva dalla banda larga
(anche perché partiva praticamente da zero), aumentata nell’ultimo
anno del 335%. Il secondo posto è rappresentato dal boom dei
DVD
, con l’87% seguito da pay-tv con il 28%,
il 14% del PC, il 12% di Internet, il 9% delle console e il 7% dei cellulari.
Una famiglia italiana pienamente “europea”, quindi, per quanto riguarda
l’adozione delle nuove piattaforme tecnologiche, mentre segna il passo
nell’utilizzo di Internet, la cui crescita ha subito nell’ultimo
anno un rallentamento. Nonostante ciò, rimane, anche nel settore dell’on
line, un ottimo traino se, come emerge da un’indagine promossa dallo stesso
MIT (Ministero per L’Innovazione e le Tecnologie), il 35% delle case con
bambini fino ai 13 anni è on line: il fatto di avere figli in età
scolare motiva i genitori a dotarsi di tecnologia per l’accesso in Rete.

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