E Capgemini colpisce l’America

Per il system integrator europeo, che va bene, è il mercato transoceanico a deludere. Riduzione di organico.

Nello stesso giorno in cui Ibm attribuisce all’Europa buona parte dei costi della propria ristrutturazione, un system integrator di cabotaggio mondiale come Capgemini, ma di radice europea (anzi: francese) dice che è l’America che non va.


La società parigina ha chiuso un primo trimestre di crescita, anno su anno, del 16%, e su base sequenziale del 3,7%, realizzando un fatturato di 2,18 miliardi di dollari.


Ma non sono andati bene i nuovi contratti, che sono calati del 15% rispetto a un anno prima.


Colpa, ancora una volta, secondo il management transalpino, del mercato nord americano, che per il terzo anno consecutivo delude.


Allora, sotto con la riorganizzazione, che toccherà una ventina di uffici americani e costerà 200 posizioni a livello senior.


Per recuperare efficienza, Capgemini conta di aumentare il carico di lavoro demandato alle facility offshore per il servizio ai clienti poste in India.

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