E.biscom supera le aspettative e si espande in Germania

E.Biscom, la società di Silvio Scaglia e Francesco Micheli, impegnata nella realizzazione di una rete Ip a larga banda che veicola servizi Internet e video on demand, sta incontrando un successo superiore alle previsioni iniziali. A fine 2000 il …

E.Biscom, la società di Silvio Scaglia e Francesco Micheli, impegnata
nella realizzazione di una rete Ip a larga banda che veicola servizi
Internet e video on demand, sta incontrando un successo superiore
alle previsioni iniziali. A fine 2000 il fatturato ottenuto dalle
diverse realtà del gruppo è stato di 42,4 milioni di euro, a fronte
di un’aspettativa di 25. I ricavi sono così ripartiti: 18 milioni
FastWeb (commercializzazione dei servizi Internet), 12,2 MetroWeb
(realizzazione della rete e rivendita di fibra spenta ad altri
operatori, controllata da Aem), 5,2 B2Biscom (il marketplace B2B),
2,3 e.Voci (la catena di negozi), 0,4 e.BisMedia (società editoriale
multimediale) e 16,5 HanseNet, società tedesca acquisita a ottobre.
I dipendenti sono circa 1.000, i clienti di Fast Web 5.300 e i
chilometri della rete, per ora solo a Milano, 1.200. Quanto
all’utile, questo è ovviamente negativo (102,6 milioni di euro), dal
momento che la posa della fibra richiede massicci investimenti e che
molti servizi, quali il video on demand, sono ancora sperimentali e,
quindi, gratuiti.
"E la prima volta al mondo – ha affermato Scaglia – che una
rete Ip integra servizi di Tv via cavo e reti dati per le aziende. La
nostra tecnologia è unica. Pensavo che FastWeb avesse 18 mesi di
anticipo sulla concorrenza ma ora i 18 mesi sono passati e non c’è
ancora nessuno"
.
Il manager ha anche annunciato due importanti novità. La prima è un
accordo con la major Universal, che metterà a disposizione di
e.Biscom il catalogo dei film per il video on demand. Questi
contenuti vanno ad aggiungersi a quelli che saranno messi a
disposizione dalla Rai, pari a circa 10mila ore di programmazione.
La seconda novità riguarda la società tedesca HanseNet, la cui
acquisizione ha segnato l’avvio dell’espansione internazionale del
gruppo milanese. L’idea di Scaglia è quella di esportare il modello
di business ad Amburgo, città che, per livello di ricchezza e
presenza di aziende, è molto simile a Milano. Con una novità:
l’utilizzo, almeno all’inizio, del doppino in rame per l’ultimo
miglio.
Scaglia non ha escluso che, se le condizioni muteranno rispetto a
quelle attuali, e.Biscom possa ricorrere all’unbundling anche in
Italia.

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