I ricavi consolidati crescono del 70%, mentre è iniziata la cablatura di Reggio Emilia e Biella. In primavera dovrebbe essere completata la riorganizzazione del customer care
13 genaio 2003 Superato “il duro momento di
start up” come l’ha definito l’amministratore delegato Silvio
Scaglia, vendute a Telecom Hansenet (la controllata tedesca) e
l’agenzia Ap Biscom e ridimensionate altre attività, la società milanese guarda
con certo ottimismo al futuro tanto che Scaglia afferma di “guardare al
futuro in modo tranquillo”. I risultati lo consentono visto che i nove mesi
si chiudono con ricavi consolidati per 385,8 milioni di euro in
crescita del 70% rispetto allo scorso anno. Il margine operativo lordo è di 71,9
milioni di euro che significano una crescita di 108,8 milioni e i clienti sono
più che raddoppiati passando da 131.500 a 290.200.
L’Arpu residenziale (il ricavo medio per utente) è salito da
791 a 865 euro annui. A livello di fatturato il 60% è realizzato con la
clientela business, mentre il 40% arriva dalla fascia residenziale. Per i
prossimi tre anni il piano strategico della società prevede una focalizzazione
sul mercato italiano con il raggiungimento nel 2006 degli obiettivi previsti nel
2010. “Manteniamo – ha precisato l’amministratore delegato –
l’obiettivo di break even a livello di utile netto per il 2005”. Dopo
avere coperto le principali città intanto e.Biscom sta provvedendo alla
cablatura di Reggio Emilia, Biella e prossimamente di Venezia e
un’altra città nel nord est e nel sud con l’Adsl nelle aree meno dense e la
fibra ottica in quelle più popolate.
L’unico neo è dato dal customer care che finora si è
dimostrato il vero tallone d’Achille della società. Silvio Scaglia non ha
accampato scuse. “E’ vero sui clienti residenziali il customer care non è
soddisfacente, ci vuole un customer care completamente diverso tanto che stiamo
ridisegnando in toto l’organizzazione. Entro la primavera raggiungeremo un
livello ottimale”.