E’ battaglia sulla terza versione della licenza GPL

Scontro di opinioni sulla bozza della terza versione della Gpl.

La Free Software Foundation (FSF), organizzazione no-profit fondata nel
1985 da Richard Stallman, sta tentando di contrastare le recenti critiche
levatesi da parte di alcuni famosi programmatori Linux (tra i quali c’è anche il
nome di Linus Torvalds, famoso autore della prima versione del kernel Linux) nei
confronti degli aggiornamenti proposti per una revisione della licenza GPL (GNU
“General Public License”).

La “foundation” ha bollato severamente le
lamentele rivolte nei confronti della bozza della terza versione della GPL
rincarando la dose attraverso le parole di Eben Moglen, avvocato che segue la
questione “GPLv3”: “i programmatori che sollevano polveroni dovrebbero anche
fermarsi ad ascoltare le ragioni altrui
“, ha osservato Moglen invitando
tutti a riprendere la discussione in modo costruttivo.

Le polemiche
ruotano essenzialmente intorno al tema DRM ed a quello dei brevetti software.
Secondo la più recente bozza di GPLv3, i software distribuiti sotto licenza GPL
dovranno includere ogni e qualsiasi chiave necessaria per installare e/o per
eseguire versioni modificate dell’applicazione a partire dal suo codice
sorgente. Il fatto che una chiave sia gestita via hardware in modo da limitarne
il suo utilizzo, non esime dall’includerla nel sorgente.

Mentre i
programmatori fanno notare come GPLv3 imponga inappropriate restrizioni ai
produttori hardware, FSF ribatte che ai produttori hardware non può essere
permesso di trarre beneficio dalle possibilità offerte dai software GPL se
queste libertà non sono trasferite anche agli utenti. “GPLv3 impedirà la
messa in atto di pratiche atte a restringere la libertà, da parte degli utenti,
di modificare il codice sorgente del programma
“, hanno dichiarato da FSF.
Da parte sua, Linus Torvalds ha subito rincarato la dose criticando aspramente
l’atteggiamento della Free Software Foundation e definendo l’alzata di scudi
contro il DRM, contenuta nella bozza della nuova licenza GPL, una crociata
completamente sbagliata.

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