Dynamics Crm: tra canale e Pmi

La visione di Microsoft sulla fruizione delle applicazioni. Dai modelli ibridi, all’on premise, al cloud: il ruolo dei partner di canale.

On premise, hosted, cloud: l’uno non esclude l’altro.
Microsoft rivendica una sorta di agnosticismo quando si parla di fruizione delle applicazioni e lo fa, non è certo un caso, in occasione del rilascio delle versione on premise di Dynamics Crm 2011, che segue il lancio, poche settimane fa, della versione online.
Spiega Roberto Andreoli, che da novembre ha preso in carico la direzione marketing del mondo Dynamics:”Il cloud non è l’unica modalità di consumo delle applicazioni. Microsoft è convinta che sia importante mantenere sia un approccio in the cloud, sia un approccio on premise, sia ancora un approccio hosted partendo dal principio che sono le stesse aziende che possono aver bisogno dell’uno o dell’altro modello di fruizione, se non addirittura, di un modello ibrido”.

Per una start up, Andreoli ne è convinto, l’approccio in the cloud è ideale, perché più veloce e meno complesso di un approccio tradizionale. Parimenti, la cloud rappresenta la soluzione più adatta alle piccole e medie imprese.
”Siamo convinti che nelle Pmi il cloud favorisca un rapporto di democratizzazione. Quante, tra le piccole e medie imprese, oggi dispongono di un Crm? Chi, per cultura, costi e skill, è in grado di affrontare e sostenere un investimento in questa direzione? Le piccole e medie imprese hanno bisogno di soluzioni di classe enterprise, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei dati e delle informazioni sui clienti, ma non sono in grado di sostenerne i costi. L’approccio cloud, invece, è democratico perché garantisce accesso alla medesima soluzione e alle medesime funzionalità con minori spese e con una maggiore agilità”.

Di fatto, con l’approccio in the cloud si annulla il gradino di ingresso non solo in termini di costo ma anche di ownership.
Secondo Microsoft, infatti, diventa più facile portare il Crm in azienda dialogando non con l’It, ma con le funzioni più vicine al business.

Anche in un approccio in the cloud, comunque, per Microsoft resta importante il ruolo dei partner, ai quali vengono demandate le attività di personalizzazione.
Lo evidenzia anche Sergio Artuso di Reply, partner di Microsoft su Dynamics, che precisa: ”Non stiamo parlando di un prodotto, ma di una piattaforma, di una piattaforma matura sulla quale il partner sviluppa poi la sua personalizzazione. La scelta di Microsoft di non sviluppare alcuna personalizzazione è sensata, quanto più si tiene conto che nel Crm è difficilissimo pensare a template di industry. Due clienti che operano nello stesso settore e simili nelle caratteristiche non implementeranno mai lo stesso template e comunque non lo implementeranno “as it is”. Ecco, quindi, spiegato il ruolo dei partner”

I partner, secondo Microsoft, hanno un ruolo importante anche quando si parla di migrazione e di system integration.
”Non è un processo next-next-next”, sostiene Andreoli, riferendosi, soprattutto, a tutti quegli utenti che vogliono passare a Dynamics da piattaforme concorrenti quali, ad esempio, Oracle o Salesforce.com. ”Serve un intervento di system integration”.
Proprio ai clienti che scelgono di intraprendere un percorso di migrazione è indirizzata l’ultima delle proposte commerciali previste da Microsoft.
Oltre ai 30 giorni di trial gratuito di Dynamics Crm, trial per il quale sono già pervenute a Microsoft circa 300 richieste, molte delle quali da piccole e medie imprese che non si sarebbero in precedenza potute permettere investimenti significativi in ambito Crm, la società riconosce direttamente al cliente 183 euro per ogni postazioni migrata. L’obiettivo, dichiarato, è abbattere i costi di progetto e migrazione, rendendo più accessibile la soluzione Microsoft.
Mentre per la soluzione on premise il pricing non è stato ancora dichiarato, per la soluzione online Microsoft parla di 31 euro a postazione al mese, fino al 30 giugno, destinati a diventare 40 dal prossimo mese di luglio. Un prezzo che la società dichiara comprensivo di tutto e di tutti i moduli applicativi, dai contatti alle vendite al marketing, all’analisi fino all’accesso multidevice su piattaforme BlackBerry, iPhone, Android, iPad.

Quanto ai livelli di servizio, Microsoft garantisce il 99,9% di disponibilità, con la garanzia della restituzione della spesa qualora il tasso scenda al di sotto del 95%.
I dati, altro tema caldo quando si parla di Crm, sono nella Ue.
”Uno dei data center è a Dublino. In ogni caso, il cliente sa sempre in quale data center risiedono i suoi dati”.

Nella modalità online, la fatturazione viene effettuata direttamente da Microsoft, che tuttavia riconosce una fee al partner che si fa facilitatore e promotore della vendita. Si parla di un riconoscimento pari al 40% del venduto per i primi 12 mesi ed è il cliente che dichiara a Microsoft qual è il nome del partner al quale si è rivolto per il suo progetto, scegliendolo dalla rosa della ventina di operatori che al momento risultano certificati sulla piattaforma.

Non solo.
Se è vero che il cliente può in autonomia acquistare il prodotto online, pagandolo anche con carta di credito, è al partner che può rivolgersi per il percorso di training.
Ma non è ancora tutto.
Microsoft riconosce anche una fee anche ai consulenti che segnalano o agevolano il cliente all’acquisto della soluzione Dynamics Crm. Per loro il lead referral program prevede un riconoscimento del 6% sul venduto.

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