La telefonia mobile nell’occhio del ciclone. Per una volta, però, con un’ottica di più ampio respiro parliamo di quella internazionale. Si fa affanosa la corsa per accaparrarsi AirTouch, il gestore di servizi cellulari statunitensi, su cu …
La telefonia mobile nell’occhio del ciclone. Per una volta, però, con
un’ottica di più ampio respiro parliamo di quella internazionale. Si fa
affanosa la corsa per accaparrarsi AirTouch, il gestore di servizi
cellulari statunitensi, su cui hanno messo gli occhi Bell Atlantic e
l’inglese Vodafone. Dalla gara si è ritirata Mci WorldCom, che non
presenterà una propria offerta. Secondo alcune voci, peraltro, alla bagarr
e
si sta per aggiungere Bt. Il colosso britannico è alla ricerca di un
partner per avanzare un’offerta di 59 miliardi di dollari. In realtà, pi
ù
che economico, il bisogno di un alleato pare essere politico. Bt, infatti,
è accreditata della somma necessaria, ma l’accordo siglato con At&T la
scorsa estate impedisce all’operatore inglese di entrare in diretta
competizione con il partner d’Oltreoceano. Bt, dunque, potrebbe lasciare
all’eventuale alleato la gestione delle attività americane di AirTouch e
"accontentarsi" di quelle europee della stessa. Apparentemente, peraltro,
proprio queste ultime sembrano essere il vero boccone appetitoso di tutto
l’affare.
Bell Atlantic, ancora in attesa di vedere approvata la propria fusione con
Gte, ha avanzato un’offerta valutata in circa 45 miliardi di dollari (poco
più di 72 dollari per ciascuna azione AirTouch). Più alta dovrebbe esser
e
quella di Vodafone, stimata tra i 95 e i 100 dollari per azione, cioè tra
i
59 e i 63 miliardi di dollari.