Due livelli di requisiti hardware

Nel complesso, se non in casi eccezionali di picchi assoluti, Antonello Zulian di Danieli ritiene che l’infrastruttura It sia adeguata alla complessità dell’azienda: «Spesso si tratta solo di applicare le regole per orchestrare …

Nel complesso, se non in casi eccezionali di picchi assoluti, Antonello Zulian
di Danieli ritiene che l’infrastruttura It sia adeguata alla complessità
dell’azienda: «Spesso si tratta solo di applicare le regole
per orchestrare i sistemi e ricondurli al giusto equilibrio
». Così
è stato fatto per la rete. La società, infatti, voleva misurare
il flusso delle diverse applicazioni e attribuire i costi agli utilizzatori
in ragione dell’utilizzo effettivo. «Gli utenti richiedono sempre
più banda, ma non si può comprarne all’infinito
– commenta
il manager -. Bisogna imparare a gestirla».
Dopo aver valutato l’offerta sul mercato, nella primavera del 2005, la
società ha deciso di acquistare da Propos (da anni nell’orbita
consulenziale di Danieli) le apparecchiature Netenforcer di Allot, principalmente
per la facilità d’utilizzo. «Le statistiche sono fornite
in tempi rapidi e, inoltre, non abbiamo dovuto configurare parametri
– continua
-, aspetto che a me spaventava, visto che la nostra società è
molto dinamica: lavoriamo per commessa e l’It deve sempre essere pronta
a seguire la strada tracciata dal business, senza mai contrastarlo o frenarlo
».

Nel giro di qualche tempo, da un’installazione limitata e sostanzialmente
di prova, Danieli è passata al controllo totale della rete in uscita
dalla sede di Buttrio (Ud), con capacità, non solo di monitoraggio e
di accounting, ma anche di miglior utilizzo delle risorse, ai fini di garantire
il livello di servizio ai singoli utenti per le applicazioni più urgenti.
Verso la fine dello scorso anno, poi, è emersa l’esigenza di un
governo centralizzato del sistema che, ora, permette di implementare le politiche
aziendali per le risorse telematiche, senza influire sul funzionamento delle
applicazioni (gestionali e di comunicazione). «Ad esempio – precisa
-, gli antivirus, richiedevano molta banda. Capisco che si tratti di sicurezza,
ma la nostra prima missione è lavorare. Siamo, quindi, riusciti a occupare
una porzione minore di banda e a farli girare a bassa priorità. Complessivamente,
abbiamo sostenuto un investimento cospicuo, visto che le apparecchiature sono
costose, ma, in proporzione, se avessi dovuto aggiungere banda, avrei speso
la stessa cifra, con il vantaggio che adesso possiamo operare un controllo
».

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