Dove viene consumata l’energia in un data center

I valori sono indicativi, ma in linea di massima, se per esempio un data center ha un consumo di 100 Watt, il 40% viene assorbito dai condizionatori e dai gruppi di continuità, un 42% da tutti i componenti dei server che sono di supporto al processore, …

I valori sono indicativi, ma in linea di massima, se per esempio un data center ha un consumo di 100 Watt, il 40% viene assorbito dai condizionatori e dai gruppi di continuità, un 42% da tutti i componenti dei server che sono di supporto al processore, come dischi, memoria, ventole, trasformatori, poi il processore consuma un 18% che però di solito non viene utilizzato più del 5%, per cui per 100 Watt che entrano in un data center solo il 3% di potenza viene utilizzata per il calcolo. Questa analisi presentata da Eugenio Capra, ricercatore del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano porta alla conclusione «che potremmo tranquillamente dimezzare il consumo dei nostri data center. Per cui bisogna cercare di ottimizzare l’efficienza di tutte le strutture che ci sono nel centro, però è doveroso cercare di migliorare prima di tutto la potenza di calcolo, e quindi come si usa il processore, perché tutte le azioni che sono fatte a questo livello sono amplificate: quindi è importante ragionare, come stiamo facendo al Politecnico, sul processore, sia a livello hardware che software. Per cui ci sono tanti modi per risparmiare facilmente e implementabili fin da subito: per esempio, abbassare la frequenza di clock e passare da processori single-core a quad-core, utilizzare meno drive più potenti, corrente continua nei data center, virtualizzare per aumentare l’efficienza fino all’80%, utilizzare ventole a velocità variabile, abilitare il power management, usare lo screen saver e migliorare la qualità dei dati».

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