A poche ore dal warning lanciato da i2, anche la societa di Mountain View allerta i mercati finanziari sulla contrazione del proprio fatturato e annuncia la dismissione di un terzo del personale. Annullato anche il merge con Agile Software.
In rapidissima successione rispetto agli annunci del suo
partner/nemico per il settore dell’e-commerce i2 Technologies, anche
Ariba ha allertato i mercati finanziari anticipando un bilancio fatto
di perdite e drastiche contrazioni dei fatturati. Di conseguenza, la
società di Mountain View ha deciso di licenziare un’elevata
percentuale del suo personale e di annullare i piani della strategica
fusione con Agile Software. A poche ore di distanza dal warning
lanciato da i2, Ariba segue le orme del suo alleato con l’ennesima
storia da "dot com" in tempo di crisi: il volume d’affari potrebbe
risultare la metà di quello previsto nel corso del trimestre concluso
il 31 marzo. Ariba prevede di registrare un fatturato trimestrale di
90 milioni di dollari contro i 180 calcolati in precedenza dagli
analisti, il che equivarrebbe a una perdita di 20 centesimi di
dollaro per azione al posto del profitto di 5 centesimi. L’entità
delle dismissioni dovrebbe essere pari a circa un terzo dell’attuale
staff (700 persone) da tutte le divisioni dell’azienda.
L’amministratore delegato, Keith Krach, ha spiegato il brutto
scivolone adducendo motivazioni che oggi appaiono scontate: Ariba non
è stata in grado di anticipare l’improvviso rallentamento
dell’economia ed è stata colta di sorpresa dal gran numero di clienti
che si sono trovati a dover applicare rigorose misure di risparmio e
riduzione delle spese. "Come per molti altri in questo settore, il
rallentamento del quadro economico e degli investimenti in tecnologie
è stato assai più drammatico di quanto ci si aspettasse. Alla fine
del trimestre abbiamo registrato un inatteso calo del numero di
contratti firmati – ha ammesso Krach -. La situazione è andata
a impattare soprattutto nella regione del Nord America, ma anche i
primi segni si cominciano a sentire anche in Europa". La tempesta
ha finito per rovesciarsi sull’acquisizione di Agile Software,
un’operazione valutata all’inizio di gennaio intorno ai 2,5 miliardi
di dollari, che avrebbe fatto di Ariba il primo fornitore capace di
operare nello spettro combinato delle applicazioni intra-aziendali e
di e-marketplace. Oggi il merger – basato sullo scambio di azioni
Ariba – varrebbe 400 milioni ed è stato annullato con il consenso di
entrambe le parti.
i2 aveva, solo poche ore prima, annunciato un dimezzamento delle
previsioni di utile per il primo trimestre (da 4 a 2 cent per azione)
e un conseguente probabile taglio di organico nell’ordine del 10%, su
6.100 dipendenti complessivi. Anche qui, i motivi sono da collegare a
una clientela che starebbe rimandando le decisioni di investimento, a
causa dell’incertezza economica del momento. Resta il fatto che la
previsione di fatturato per il quarter parla di 355 milioni di
dollari, contro i 186 dello scorso anno, segno di un’ascesa comunque
significativa per l’azienda texana. Secondo qualche esperto, il
problema per i2 è l’eccessiva dipendenza da contratti di grossa
entità, ma sarebbe già in corso una transizione della forza
commerciale verso la chiusura di vendite di portata più ridotta.