Dopo Dell anche Ibm mette sul mercato un sistema 699 dollari

Il nuovo eServer x200Vl è dotato di un processore Celeron da 800 MHz e di un hard disk da 20GB. Monito ai costruttori da parte di Intel: abbassate i prezzi per favorire l’informatizzazione aziendale

Sta nascendo una nuova tendenza in seno al mercato dei server? Sembrerebbe
proprio di sì  se si guardano le nuove offerte entry level, che evidenziano
costi ridotti all’osso per favorire l’informatizzazione degli uffici e delle
piccole imprese. Dopo Dell, anche Ibm ha infatti messo in commercio un nuovo
sistema, l’eServer x200Vl, che viene venduto a una cifra sino a poco tempo fa
impensabile, 699 dollari.


Big Blue non è stata molto prodiga di notizie riguardo la configurazione
della macchina: per il momento si sa che ha in dotazione un processore Celeron a
850 MHz e un hard disk da 20 GB. Quello però su cui maggiormente punta il
costruttore è il fatto che il server sia dotato dell’Ibm Director, un software
intelligente di gestione derivato la programma eLiza. Quest’ultimo, lo
ricordiamo, è stato progettato da Ibm al fine di dare vita a un insieme di
strumenti per abilitare l’autodiagnostica dei computer e quindi limitare la
necessità di interventi degli utenti per quanto concerne la gestione del sistema
stesso.


Come detto il nuovo eServer x200Vl si va a porre in diretta concorrenza con
il PowerEdge 500Sc di Dell, che era stato messo in vendita un mesetto fa sempre
a 699 dollari e con in dotazione un processore Celeron a 800 MHz e un hard disk
da 10 GB. Come risposta immediata alla manovra di Ibm, Dell ha subito abbassato
il prezzo a 649 dollari e ha raddoppiato la capacità dell’hard disk.


Indipendentemente da queste due proposte, per voce di Gadi Singer vice
president dell’enterprise platform group e general manager dell’enterprise
processor division, Intel ha rivolto un esplicito monito ai vendor affinché
agevolino le aziende iniziando a proporre prodotti il più possibile a prezzi
contenuti. “In questo modo, ha sostenuto Singer, si arriverebbe all’abbattimento
dei costi infrastrutturali e quindi si favorire l’introduzione di risorse It a
tutti i livelli aziendali”.


Il manager di Intel si è però rivolto anche alle imprese alle quali ha detto
che sarebbe bene iniziassero a impadronirsi del concetto di parallelismo, ossia
del modo di utilizzare più risorse informatiche che operino in parallelo.
“Suddividere le elaborazioni – ha concluso Singer – significa aumentare la
potenza di calcolo e, nel contempo, abbattere i costi”.

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